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Sanità, Zoffoli (centrodestra) : "Il pronto soccorso di Cesena è sottodimensionato"

"In questi mesi di profondi – e affrettati – cambiamenti, il dibattito elettorale non può non toccare la sanità, stravolta dalla nascita dell’Ausl unica di Romagna", premette Zoffoli

"Le nomine dell’Ausl Unica non rallentino la riorganizzazione del Pronto Soccorso". E' quanto afferma il candidato sindaco della coalizione di centrodestra (Forza Italia, Ncd-Udc, Fratelli d’Italia-An, Pri per fermare il declino) Gilberto Zoffoli. "In questi mesi di profondi – e affrettati – cambiamenti, il dibattito elettorale non può non toccare la sanità, stravolta dalla nascita dell’Ausl unica di Romagna", premette Zoffoli, che evidenzia come "tra le sollecitazioni che ci arrivano dai cittadini, molte riguardano il Pronto Soccorso, le difficoltà di accesso, i tempi di attesa per i codici meno gravi, gli spazi dove le persone aspettano di essere visitate".

"Il Pronto Soccorso di Cesena è sottodimensionato - sottolinea il candidato sindaco del centrodestra -. I medici, il personale infermieristico e gli operatori fanno tutto il possibile, ma la forza impiegata dalla direzione aziendale per questo fondamentale servizio non sempre è sufficiente. Così come non sono adeguati gli spazi. Da tempo si sollecita un intervento per migliorare almeno i locali del Pronto Soccorso. Tante parole, ma finora nessun fatto: è stato solo annunciato come in ottobre prenderà il via il cantiere per ridistribuire gli spazi del Ps. Occorre procedere spediti, non perdere tempo, andare avanti per dare risposte positive ai cittadini".

"La nostra preoccupazione è che l’Ausl unica possa rallentare tutto - illustra Zoffoli -. La mastodontica struttura che è stata creata sotto la regia del Pd, infatti, si sta interessando più ai direttori (amici) da collocare in un posto piuttosto che in un altro, invece delle azioni che riguardano la cura e l’assistenza. Ci si sta concentrando sulla costituzione di un vasto organigramma, fatto di direttori, coordinatori, responsabili. Con la solita intromissione della politica, di una precisa parte politica che governa la Romagna. E’ quindi verosimile che molte delle iniziative programmate, compresa l’adeguamento del nostro Pronto Soccorso, possano fermarsi o slittare in avanti. Siamo consapevoli di come sia difficile migliorare la disposizione del Ps del Bufalini, ma quello che si può fare per avere qualche piccolo risultato immediato va fatto. E allo stesso tempo non ci si deve dimenticare il nocciolo del problema, che nessuno finora ha avuto la volontà di affrontare, cioè l’iperafflusso di utenti".

"Il Pronto Soccorso va sgravato da tutti i codici bianchi, da tutte quelle situazioni di non emergenza - aggiunge Zoffoli -. Da tempo se ne parla, ma l’organizzazione non cambia. Ed è tutta una questione organizzativa. Con i Nuclei di cure primarie e i Distretti in grado di assistere i propri pazienti per tutte quelle prestazioni che possono essere fatte in ambulatorio. Quindi non solo ricettazione e visite semplici, ma queste strutture vanno rese in grado di essere maggiormente operative. Parallelamente va promosso e potenziato il servizio di Guardia medica. La spesa sanitaria in Emilia-Romagna, negli anni, si è spostata dal comparto ospedaliero a quello dei servizi territoriali, ma non si vedono risultati significativi su questo fronte. Serve più efficienza nella spesa sanitaria. Con l’Ausl unica, da quello che si è visto in questi primi mesi, ci sono molti rischi e poche opportunità".

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