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Lavoro, tasse, sicurezza e urbanistica: ecco le ricette dei 4 candidati sindaco a Cesenatico

Lavoro, sicurezza, tasse e turismo: i principali temi per il futuro di Cesenatico erano sul tavolo nel confronto tra i quattro candidati sindaci organizzato dalla Uil di Cesena, al Museo della Marineria

Lavoro, sicurezza, tasse e turismo: i principali temi per il futuro di Cesenatico erano sul tavolo nel confronto tra i quattro candidati sindaci organizzato dalla Uil di Cesena, al Museo della Marineria, nella serata di martedì. Davanti ad una sala piena (circa 150 i presenti) non sono mancate le stoccate tra Roberto Buda, sindaco uscente, candidato con la sua lista civica “Per Buda”, Matteo Gozzoli (centro-sinistra), Alberto Papperini (M5S), e Antonio Tavani (Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia).

Padrone di casa la Uil, col segretario regionale Giuliano Zignani e quello cesenate Marcello Borghetti, che ha bacchettato le amministrazioni locali: “Non si può pensare di saltare il confronto con le associazioni di categoria, gli incontri dei sindaci con assemblee di cittadini, che sono pure necessari, rischiano di rivelarsi una finta democrazia e si rischia di cedere ad interessi particolari”. Dal sindacato, inoltre, strali sullo sfruttamento del lavoro, specialmente quello stagionale turistico. Sempre Borghetti: “Vogliamo un turismo da costruire con la deriva del massimo ribasso? Questo a lungo andare farà saltare la coesione sociale”.

I CANDIDATI – Ogni candidato si è messo in mostra per una sua linea comunicativa personale: Buda scegliendo la continuità e mettendo in luce i meriti che attribuisce ai suoi 5 anni da sindaco; Gozzoli la critica alla legislatura di Buda, mentre Papperini la radicalità del messaggio, facendo appello più volte alla sala a “non guardare e confrontare solo le proposte, ma di guardare la situazione, al passato delle precedenti amministrazioni e a chi c’è dietro i candidati”. Tavani, ex assessore di Buda, in rotta totale con il sindaco uscente, non ha avuto problemi al “mea culpa”, rimarcando le diverse volte in cui “ho sbagliato a continuare a sostenere il sindaco, pur non condividendo le sue scelte, ma l’ho fatto solo perché non volevo che cadesse la prima amministrazione di centro-destra, dopo decenni di sinistra”.

UNIONE DEI COMUNI – Uno dei temi su cui sono spuntate le più aspre differenze è quello dell’Unione dei Comuni del Rubicone. Buda rilevando che, invece della semplificazione, “gli enti sono raddoppiati e dentro di essi non ci sono persone elette dal popolo, e questo dal punto di vista della democrazia è molto grave: sono per la fusione dei Comuni, queste unioni sono matrimoni che nessuno di noi ha voluto. Se tornerò sindaco, usciremo dalla presente unione”. Ben diversa la posizione di Gozzoli: “Dentro l’Unione ci sono sindaci e consiglieri comunali dei Comuni aderenti, non persone non elette. Rilevo che noi ci troviamo nell’unione a 9, di cui dovevamo essere capofila e avrei voluto che Cesenatico fosse più protagonista. Se vengo eletto, cercherò di farla funzionare meglio, oggi parlare di quello che non c’è è una perdita di tempo”. Critico col nuovo ente anche Tavani: “Questa unione dei Comuni è sbagliata, unisce Comuni montani e rivieraschi. Ci sono dentro Sogliano che produce latte, noi il turismo”. Secco il commento di Papperini: “L’unione dei Comuni è un baraccone per i trombati politici che sarebbero usciti dalle Province”.

MENO BUROCRAZIA E URBANISTICA – Qui Buda spiega di averla lottata: “Con la variante al Piano Strutturale Comunale abbiamo tolto dei vincoli, e abbiamo trovato enti che ci hanno intralciato in tutti i modi. Abbiamo tolto per  gli stabilimenti balneari l’autorizzazione paesaggistica anche se volevano dipingere un muro. E’ stato creato un nuovo sistema di front office e approvato un Regolamento Urbanistico edilizio di 65 pagine e non di 800 pagine come negli altri Comuni”. Più scettico Gozzoli: “La burocrazia non è solamente comunale, bisogna intavolare un lavoro con altri enti, se no il rischio è solo di generare ritardi e fastidi per le aziende. A Cesenatico in questi anni si sono imboccate scorciatoie, ma senza reali benefici; il Comune per esempio non può abrogare l’autorizzazione paesaggistica, occorre coordinarsi con gli altri enti”. Anche Papperini è critico: “Il Rue doveva dare linee uguali per tutti, invece si è data solo una risposta ad alcuni cittadini, e questo produce cause, proteste, ricorsi, cioè il contrario della sburocratizzazione”. Papperini inoltre annuncia che “cambieremo il dirigente all’Urbanistica, lo abbiamo già individuato e presto lo presenteremo”. Affermazione che fa insorgere Buda: “L’avete già scelto? Senza un concorso pubblico?”. Sull’urbanistica Tavani spinge l’acceleratore: “Il benessere c è solo se c’è lavoro, che viene dalla possibilità di investire, sia dei privati che del Comune. Come Comune potevamo fare degli invstimenti e mettere in moto la macchina, purtroppo queste risorse non le abbiamo avute perché non  le abbiamo cercate. Il Rue deve permettere gli ampliamenti degli alberghi, che in diversi casi sono strutture vecchie e da adeguare, questo è possibile solo se aumentiamo gli indici.  Con l’aumento degli indici si crea lavoro per i nostri artigiani, non con le lottizzazioni in campagna”.

TASSE – Buda parte dal realismo e attacca: “Se guardiamo alle tasse, non ne esco bene: sono aumentate del doppio l’Ici-Imu, ma i cittadini  devono sapere che l’Imu passa prima da Roma mentre ritorna sul territorio meno della metà. In 5 anni lo Stato ci ha tolto 38 milioni di euro, e questo a fronte del fatto che i cittadini pagano di più. In questo quadro non abbiamo mai aumentato le tariffe dei servizi comunali. Chiunque qui dice che diminuisce le tasse dice bugie. Sono contrario all’imposta di soggiorno, ma se la situazione permane alla fine si dovrà metterla”. Per Papperini, invece è realizzabile "un taglio secco del 10 percento della spesa corrente, dato che lo sbilancio del Comune è un problema strutturale. Se il sindaco Buda dice che non ce la farà a intervenire su questi aspetti, che si candida a fare? Si possono ricontrattare gli appalti di servizio e mettere mano alla ‘Cesenatico servizi’, dove ci sono dipendenti pubblici di serie A con stipendi del 30 percento più alti rispetto alle equivalenti figure comunali”. Tavani ancora all’attacco di Buda: “La tassa di soggiorno ci avrebbe dato 18 milioni di euro di entrate in 5 anni e invece abbiamo raddoppiato l’Irpef. Abbiamo sbagliato la tassa di scopo”. Infine Gozzoli: “Le problematiche esistono e sono diverse, eppure in altri Comuni le affrontano in modo diverso. Voglio ricordare che il raddoppio dell’Irpef è avvenuto per tutte le fasce di reddito, e questo non è  giusto: chi ha di più dia di più”.

SICUREZZA – Qui Buda propone il controllo di vicinato, “proposta che è nei programmi anche di Papperini e Gozzoli, e sono contento che mi abbiano seguito,  e poi ci sono i progetti per la videosorveglianza”.  Gozzoli ricorda che “il nostro territorio è stato attaccato dalle infiltrazioni criminali e non è indenne da questo rischio: bisogna fare attenzione, perché ne va delle concorrenza e della qualità del lavoro”. Papperini è convinto che sulla sicurezza si giocheranno le elezioni”. E continua: “Abbiamo ideato un progetto pilota: la nostra proposta forte è la vigilanza notturna di quartiere da parte della Municipale, è una scelta già realizzata in altri territori. Il nostro progetto è di partire in via sperimentale a Sala”. Tavani mantiene il refrain: “L’assessore Fattori voleva realizzare il vigile di quartiere, ma non c’è riuscito, siamo stati messi in minoranza in giunta. E’ la prima cosa che faremo. In secondo luogo è importante il collegamento tra cittadini, collaborando tra residenti si neutralizzano molti reati”.

LAVORO E TURISMO – Sulle tematiche del lavoro, in particolare nel turismo, è netto Buda: “Il turismo è da sviluppare, ma è importante anche che diventi motore per una ricchezza distribuita, lo dico agli albergatori: i lavoratori devono essere valorizzati maggiormente e i soldi devono finire nelle tasche dei cittadini di Cesenatico”. Per Papperini, invece, sul turismo si fa retorica: “Non si può andare avanti a sparate, lavoriamo sull’esistente: la Ex Nuit è un’area strategica per la riqualificazione, la Vena Mazzarini diventi un punto  focale, il centro della “zona giovane”, con strutture in galleggiamento. Inoltre vogliamo andare incontro alle categorie imprenditoriali più colpite dalla crisi, i piccoli commercianti ed esercizi, con un taglio del 25% all’Imu sulla categoria C, ci vuole solo la volontà politica”.

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