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Elezioni, quali proposte sulla raccolta dei rifiuti? I candidati guardano alla "tariffa puntuale"

Uno spazio aperto sulle proposte e sui programmi: con lo spazio "I candidati rispondono", CesenaToday dà la possibilità ad ogni candidato di illustrare i propri progetti per la città

Uno spazio aperto sulle proposte e sui programmi: con lo spazio "I candidati rispondono", CesenaToday dà la possibilità ad ogni candidato di illustrare i propri progetti per la città. Una domanda uguale per tutti i candidati sindaci, per capire le loro idee, priorità e le differenze di vedute. Ecco le loro risposte (pubblicate in ordine cronologico di arrivo).

DOMANDA: Raccolta dei rifiuti, la vicina Forlì ha imboccato una strada radicalmente diversa, con la gestione in house, la sottrazione del servizio ad Hera ed una raccolta differenziata molto spinta. Cesena invece a seconda dei quartieri ha la raccolta domiciliare, quella con cassonetto stradale e in centro storico le isole ecologiche mobili. E' un sistema da uniformare? Quale raccolta per aumentare la differenziata? Quale sistema di smaltimento successivo alla raccolta?

Andrea Rossi (centro-destra)

Il modello di gestione rifiuti applicato nel territorio forlivese va seguito con la massima attenzione perché, anche se nella prima fase si sono inevitabilmente registrate alcune carenze, potrebbe rappresentare, una volta andato a regime, un modello interessante ed efficace. Per quanto ci riguarda, noi siamo favorevoli all'introduzione graduale, ma convinta, della "tariffa puntuale", ovvero pagare in proporzione ai rifiuti indifferenziati realmente conferiti. E' una soluzione che ci chiedono le imprese cesenati, sempre troppo oberate in questi ultimi anni dai costi gravosi della Tari. In questo senso, va ridiscusso il rapporto con Hera o con chiunque si aggiudicherà, nel prossimo futuro, la relativa gara d'appalto di questo comparto. Ma se Cesena ha la pretesa di essere realmente una città moderna, non può ignorare quei dispositivi tecnologici, tipici di una smart city, in grado di ottimizzare gli aspetti logistici legati alla raccolta dei rifiuti. L’utilizzo di sensoristica e tecnologie all’avanguardia, ad esempio, potrebbe apportare significativi vantaggi operativi, nonché ridurre l’inquinamento urbano e favorire il pubblico decoro".

Antonio Barzanti (Casa Pound)

Le scelte amministrative, anche quelle legate all’ambiente, devono privilegiare il benessere e la tutela della comunità cittadina, piuttosto che diventare un modo per consolidare gli interessi privati di alcune aziende. Partendo da questo principio, e dal fatto che non devono esserci ne timori reverenziali né garanzie di inamovibilità circa Hera, noi di CasaPound sosteniamo che anche a Cesena siano avviati processi per valutare la convenienza di affidare questo strategico servizio a strutture diverse. Siamo per la raccolta differenziata e il suo potenziamento. Tuttavia il sistema “porta a porta” approntato in questi anni non ci piace. Il cittadino non va mortificato con l’obbligo di fargli tenere in casa, per una settimana intera, il maleodorante bidone dalla indifferenziata. O per tre/cinque giorni quello dell’organico, che in estate produce subito cattivo odore. In questa logica si ravvisa un totale disinteresse per le conseguenze sgradevoli, e le difficoltà pratiche, che molti cesenati patiscono. A Cesena poi è stato raggiungo un record di stravaganza per la raccolta rifiuti. Una parte di città ha il porta a porta per organico e indifferenziato, insomma quello scomodo e sgradevole da tenersi in casa, e per il resto devi portare tutto ancora nei vecchi cassonetti. Nel centro invece i cassonetti sono spostati in qua e in la, e i cesenati devono andare a cercare, di volta in volta, dove buttare il proprio sacchetto di immondizia… una volta a fianco della Fontana del Masini, l’altra in Corso Sozzi. Queste isole saranno anche “ecologiche”, ma in Piazza del Popolo fanno veramente schifo. Per non parlare del disagio creato dai mezzi pesanti necessari al loro spostamento, che devono manovrare nelle vie del centro anche quando queste sono affollate di gente.

La nostra proposta, in sintesi, è questa: utilizzo di “cassonetti intelligenti” per ogni tipo di rifiuto, con corrispondente importo TARI personalizzato sia per le famiglie che per le attività,  con una tessera magnetica che registra il reale conferimento. Chi ha bisogno di conferire ogni giorno, deve poterlo fare senza limitazioni uscendo di casa e portando i suoi rifiuti nei cassonetti: differenziato o indifferenziato che sia. Poi saranno premiati ii virtuosi (chi conferisce in modo differenziato) rispetto agli altri. E il pagamento corrisponderà al reale conferimento,  non ad costo calcolato virtualmente e spesso non corrispondente alla realtà. Queste nuove isole ecologiche nel centro storico possono essere occultate sottoterra: fisse, meno invasive e comunque facilmente utilizzabili. Il concetto è semplice: l’ambiente va tutelato, e al cittadino la vita non va resa sempre più complicata.

Luca Capacci (Fondamenta)

Le nostre proposte hanno l’obiettivo principale di abbattere la produzione di rifiuti anche lavorando su riciclo, riuso e durabilità degli oggetti. Anche per questo abbiamo elaborato un piano in 5 mosse per fare di Cesena una “Città senza plastica”. Di certo, lavoreremo molto sull’approccio culturale al tema ambientale e all’abbattimento della produzione di rifiuti, con progetti specifici per le scuole e per tutta la cittadinanza. Per quanto concerne la raccolta rifiuti, lo scopo è quello di aumentare la raccolta differenziata: per questo completeremo la raccolta porta a porta estendendola a tutto il territorio comunale e a tutte le frazioni di rifiuto (con priorità a quella riciclabile), valutando poi di implementare anche l'inserimento della tariffa puntuale: elaboreremo un progetto per arrivare agli standard di qualità EMAS. Per il centro storico, giudichiamo negativamente la scelta dell’ecoself per le zone più centrali; visto che il sistema è in funzione da poco, valuteremo l'efficacia della nuova metodologia di isola ecologica mobile e porta a porta per il resto del centro (impatti funzionali, pratici ed estetici), e nel caso in cui risultasse negativa, realizzeremo cassonetti interrati, già presenti in altre città.

Ad ogni modo, sia per quanto riguarda il sistema ecoself che la creazione di una società in house al posto di Hera fatta da Forlì, il nostro punto di vista è che bisogna valutare la bontà, l’efficacia e la correttezza delle scelte fatte nel corso del tempo, avendo la capacità di correggere difetti o di cambiare soluzione, qualora si ritenga opportuno. Comunque, se una strada è stata presa e ha durata media o lunga, quello che faremo è portare proposte migliorative, in un’ottica proattiva e propositiva. Il tema dello smaltimento dei rifiuti è molto delicato in quanto solo una parte della frazione della differenziata viene effettivamente avviata al riciclo. Questo anche perché molti oggetti sono composti da più materiali o tipi diversi dello stesso materiale che, se non correttamente differenziato, ne compromette il corretto riciclo (anche una bottiglia di plastica è formata da plastiche diverse). Per questo lavoreremo sia sul piano culturale con tutti i cittadini, sia proporremo migliorie alla multiutility e chi gestisce il ciclo rifiuti, sia con proposte piccole ma concrete, come l’installazione di ecocompattatori per plastiche in cui, in cambio di plastiche correttamente riciclate, vengono dati bonus da usare in negozi convenzionati.

Davide Fabbri (Cesena in Comune)

Sulla gestione dei rifiuti, occorre ridurre la produzione, riciclare di più, smaltire meglio. Il nostro obiettivo include l’ingresso di Cesena nella classifica dei Comuni “ricicloni”, soprattutto creando una sensibilità, forte e creativa, in materia di tutela dell'ambiente, sviluppando buone pratiche e iniziative ad hoc. Per fare tutto questo, occorre l’impegno per una revisione delle modalità e degli oneri di smaltimento dei rifiuti, valutando il costo dell’utenza sulla base dei rifiuti effettivamente prodotti. 

Pertanto sulla gestione dei rifiuti, il Comune di Cesena deve uscire da Hera spa e imboccare la strada autonoma della gestione "in house". Poiché Hera spa ha dimostrato totale disinteresse per attività di riduzione nella produzione dei rifiuti. Anzi: Hera ha svolto attività da business, con scarsa qualità del servizio, attraverso l'aumento dei quantitativi di rifiuti da incenerire o da conferire in discarica. Sul recupero e sul riciclaggio dei rifiuti occorrono nuove ed efficaci politiche per contrastare la produzione di rifiuti inquinanti, migliorando nettamente la raccolta differenziata dei rifiuti urbani, che deve essere domiciliare e spinta, estendendo con coraggio il "porta a porta" attraverso un sistema già consolidato in altri territori, e cioè quello dell'articolazione della tariffa puntuale sul rifiuto effettivamente prodotto, per l'intero territorio comunale. Lo scopo è quello di avere maggiori rese di raccolta differenziata e una maggiore purezza merceologica dei materiali raccolti. Pertanto va eliminato il folle e inquinante sistema "Ecoself" individuato per il centro storico. Sugli impianti occorre programmare - come ha già indicato correttamente il WWF - la realizzazione di diversi centri del riciclo e riuso, da collegare ai centri di raccolta, realizzando un distretto di riciclaggio, sia per i rifiuti urbani che per quelli speciali per tutte le frazioni possibili prodotte sul territorio, con impianti di selezione del rifiuto residuo e delle frazioni differenziate per migliorarne la qualità e la quantità. Infine l'uso di prodotti riciclati, come la carta e il compost, e la loro promozione, sono attività proprie del Comune. Che deve utilizzare carta riciclata per tutte le sue pubblicazioni, e il compost per il verde pubblico, fioriere comunali e terreni agricoli di proprietà comunale.

Enzo Lattuca (centro-sinistra)

Ciò che è importate è il raggiungimento di obiettivi di raccolta differenziata almeno pari al 69%. Il sistema attualmente in vigore prevede un porta a porta misto, e pertanto con raccolta domiciliare di indifferenziato ed organico, che sarà da estendere anche al quartiere Rubicone (unico Quartiere attualmente non raggiunto da tale servizio), oltre che alle case sparse, alle aree rurali ed artigianali. Il modello ad isole mobili è previsto per il solo centro storico. Oltre all’obiettivo di raccolta differenziata, che è alla portata della nostra città con le modifiche appena citate, la sfida sarà su tre fronti: 1) applicare la tariffa puntuale (legando la tassa sui rifiuti alle quantità effettivamente prodotte da ciascuno); 2) ridurre la produzione di rifiuti, ed è per questo che vogliamo essere la prima città plastic free in Emilia-Romagna, contrastando l’utilizzo di plastiche monouso. 3) la terza sfida sarà sulla pulizia della nostra città, perché sia sempre più bella ed accogliente, contrastando abbandoni e puntando oltre che sulle necessarie sanzioni, soprattutto su educazione, coinvolgimento, senso civico e gioco di squadra. 

Vittorio Valletta (Cesena Siamo Noi)

La raccolta differenziata dovrà essere del tipo porta a porta (domiciliare) ed estesa a tutto il territorio comunale, compreso il centro storico, con applicazione della tariffa puntuale, in modo da premiare i cittadini virtuosi. Attraverso l’applicazione delle migliori pratiche introdotte dai comuni virtuosi (Parma in testa) ci prefiggiamo l’obiettivo di raggiungere il 75-80% di raccolta differenziata in quattro anni. Il lavoro sarà quello di modulare il servizio sulle esigenze di residenti e negozi e ristoranti, lavorando per ridurre il tempo di “esposizione” tra il deposito e la raccolta e per cui servirà un lavoro costante di concertazione, oltre all’utilizzo di tecnologie per monitorare le necessità degli utenti e sistemi tradizionali.  Tutto queste esigenze avrebbero dovuto riflettersi in un bando di precise richieste da parte della politica verso i gestori del servizio, che verranno invece individuati attraverso un bando già definito e con alcuni limiti. Ci impegneremo ad operare pertanto un controllo e monitoraggio severo sull’efficacia ed efficienza del servizio, senza tollerare ritardi o inefficienze.  Rispetto alla gestione Hera nel nostro territorio, guardiamo con interesse alle vicine sperimentazioni di Forlì, che seppur con difficoltà iniziali prevedibili, ci sembrano andare nella direzione giusta.

Sarà molto importante inoltre ridurre il quantitativo pro-capite annuo di rifiuti prodotti, purtroppo in aumento in questi anni, aumentare la frazione di recupero dei materiali differenziati raccolti attraverso lo sviluppo di centri di selezione adeguati e riequilibrare la tassa sui rifiuti (TARI), in modo che corrisponda all’effettiva quantità di rifiuti prodotti, anche per le imprese. Nel primo anno di insediamento con l’obiettivo di trasformare in risorsa questa problematica intendiamo avviare un processo sviluppo di una vera e propria filiera produttiva legata al recupero e al riciclaggio dei rifiuti in un’ottica di economia circolare. 

Claudio Cappooncini (M5S)

Abbiamo seguito con molto interesse la progettazione e la nascita della nuova società in house di Forli, Alea. Un progetto ambizioso, coraggioso ma soprattutto necessario. Nel nostro territorio il monopolio del recupero dei rifiuti ora in mano a multiutily come Hera, se da una parte garantisce un servizio continuo che ci mette al riparo da situazioni di degrado spesso frequenti nei comuni del meridione, dall’altra allontana dal controllo dei Comuni la gestione e i ricavi. A nostro avviso, quindi, il Comune di Cesena dovrà tornare a gestire direttamente questo servizio. Per questo motivo in commissione e in consiglio abbiamo più volte sollecitato l’amministrazione Lucchi affinchè aderisse convintamente al progetto ideato da Forlì, cosa che non è avvenuta perché nel nostro territorio al sudditanza ad Hera è ancora molto forte. A Cesena si è fatto un bando a cui solo Hera ha partecipato e che sembra immutabile per 15 anni a partire da quest’anno. Se saremo eletti cercheremo senz’altro un modo per uscire da questa gestione.

Allo stato attuale il sistema di raccolta misto adottato a Cesena (bidoncini a casa per organico e indifferenziato, carta, vetro e plastica raccolti in strada) va rivisto con un cambiamento organico anche a livello sovracomunale. Il nostro progetto per la raccolta dei rifiuti parte da una riforma sostanziale di ATERSIR che attualmente, sotto organico e con scarse risorse, non è in grado di svolgere il necessario controllo sul gestore che continua ad alzare le tariffe in modo indiscriminato. Il nostro progetto è quello di una raccolta domiciliare spinta che porti all’applicazione della tariffa puntuale in cui il cittadino paga solo la quantità di rifiuto che produce.

Sul metodo di raccolta adottato nel centro storico vorremmo stendere un velo pietoso. I cittadini non devono rincorrere i bidoni per il conferimento dei rifiuti posizionati ad orari improbabili. La soluzione più pratica sarebbe stata quella del posizionamento di bidoni interrati, a scomparsa, o metodo analogo. Ogni rifiuto conferito dovrà essere recuperato nel massimo dell’efficienza possibile anche attraverso forti incentivi ad ogni azienda che si adopererà per il riciclo e il recupero. No ad inceneritori o discariche sul territorio comunale, recepimento delle direttive europee che su questo tema stanno facendo scuola in Europa.

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