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Elezioni, polemica sulle tasse. Lucchi: "A Cesena se ne pagano di meno"

Le tasse locali sono il primo argomento di schermaglia elettorale per l'elezione del prossimo sindaco di Cesena. A lanciare il tema è stato Gilberto Zoffoli, candidato Sindaco per Cesena del centrodestra

Le tasse locali sono il primo argomento di schermaglia elettorale per l'elezione del prossimo sindaco di Cesena. A lanciare il tema è stato Gilberto Zoffoli, candidato Sindaco per Cesena del centrodestra, che ha diffuso una sua proposta sui tributi comunali, attaccando per gli aumenti di tassazione locale avvenuta a Cesena.

A rispondergli con una modalità istituzionale, -da sindaco pienamente in carica, approccio che ha ormai assunto Lucchi per indicare la continuità politica col suo primo mandato - è il primo cittadino stesso, assieme al suo vice e assessore al Bilancio Carlo Battistini: “Ha ragione Zoffoli: il tema è tanto centrale da meritare grande attenzione nel corso di un dibattito che porterà alla elezione del Sindaco della nostra città. Ma anche l’attenzione non può che partire da dati certi”. Sul tema dà man forte al sindaco anche Maria Grazia Bartolomei del Centro Democratico.

Continuano Lucchi: “In premessa sarà bene chiarire come i dati da lui indicati sulle tasse applicate ai cittadini negli ultimi 5 anni (“270 euro nel 2009 e 670 euro oggi) non tornino. Infatti, la pressione tributaria a Cesena per abitante nel 2009 era di 270,11 euro; nel 2013 è stata invece di 589,63 euro. Ma, soprattutto, Zoffoli non può sottovalutare come nel dato del 2013 siano comprese IMU e la Tares ed il tributo provinciale che nel 2009 proprio non esistevano e che sono state imposte al nostro Comune (ed ai cesenati, quindi), così come a tutti i Comuni italiani, dai Governi succedutisi in questi anni (alcuni dei quali sostenuti anche da Partiti che fanno parte della coalizione oggi a sostegno di Zoffoli)”.

PRESSIONE TRIBUTARIA - “Come si fa, quindi, a capire se la pressione tributaria di un Comune sia troppo altra? Forse la cosa migliore è di raffrontarla con quella di altri Comuni, partendo da quelli a noi più vicini. Ecco i dati. L’ultimo confronto disponibile per quanto riguarda la pressione tributaria è relativo ai dati del 2012 (fonte ANCI). A Cesena nel 2012 la pressione tributaria era di 554,51 euro per abitante; la media dei Comuni dell’Emilia-Romagna con più di 50.000 abitanti era di 623 euro; a Faenza era di 602, a Forlì di 604, a Imola di 529, a Ravenna di 626, a Rimini di 601, a Bologna di 987. Siamo quindi il Comune della Romagna che chiede ai propri cittadini il contributo più basso”.

IMU - “Non basta? Passiamo allora ai dati Imu (ultimo dato disponibile è quello del 2012). Il versamento medio per contribuente per l’abitazione principale è stato di 206,52 euro a Cesena; a Imola di 190,80, a Forlì di 298,63, a Faenza di 318,72, a Rimini di 273,48, a Ravenna di 261,01; il versamento medio per contribuente per gli “altri immobili” è stato di 1.315,75 euro a Cesena; a Imola di 1.418,96, a Forlì di 1.349,50, a Faenza di 1.503,28, a Rimini di 1.366,37, a Ravenna di 1.131,59. Solo Imola è stata quindi più brava di noi in Romagna per l’abitazione principale, mentre per “altri immobili” ha fatto meglio di noi Ravenna. Inoltre, sarebbe bene ricordare come nel 2012 la Giunta abbia determinato i nuovi valori venali delle aree edificabili, con una riduzione dei valori di riferimento delle aree fabbricabili ai fini IMU del 20%, tenendo così conto sia dell’allungamento dei tempi medi di realizzazione dei fabbricati, sia degli effetti della crisi economica in atto”.

IRPEF - “Ricordiamo poi come l’addizionale IRPEF per i cesenati sia rimasta ferma allo 0,4% per tutto il mandato e come l’IMU per abitazione principale sia stata posta al minimo nel 2012 allo 0,4%. Inoltre, molti ricorderanno come ad inizio 2014 i cittadini di Cesena non abbiano dovuto pagare la “mini Imu”, che invece è toccata a tanti altri residenti nelle città a noi vicine. Se i numeri hanno un senso (e sulla pressione tributaria, al di là delle chiacchiere, solo sui numeri è bene confrontarsi) siamo quindi un’Amministrazione comunale che può essere definita in molti modi, ma certamente non come quella che ha aumentato a dismisura e senza controllo le tasse sui cittadini”.

L'ATTACCO - “Ci permettiamo di notare come, invece, ciò che manca completamente nella proposta di Zoffoli siano i riferimenti all’equità ed alla lotta all’evasione. Questa Amministrazione (per restare ai fatti ed ai numeri), dal 2009 al 2013 ha fatto all’Agenzia delle Entrate 867 segnalazioni; ha introdotto le fasce di ISEE nel sistema delle rette e per l’accesso a tutti i servizi forniti ai cesenati; ne ha predisposto, grazie alla Guardi di Finanza, il controllo totale e costante. Possiamo quindi rilanciare anche per il futuro di Cesena, partendo dall’equità e dalla lotta all’evasione fiscale. Lo stesso potrà dire Zoffoli, trovando pieno accordo nel suo schieramento? Zoffoli avanza poi una proposta di riduzione fiscale di 3,2 milioni di euro, la cui copertura viene ipotizzata con tagli selettivi sul personale, sulle spese per servizi e trasferimenti, sul debito. Non ci esprimiamo sulla cifra di 3,2 milioni di euro di cui non siamo a conoscenza, dato che il bilancio 2014 ancora non è stato predisposto e che, ce lo si permetta, pare un po’ ispirata alla regola tutta italiana dello “speriamo di prenderci”.

“Osserviamo solo che sul debito questa Amministrazione ha già operato, riducendolo dai 47,472 milioni di euro del 2009 ai 25,393 del 2013, con un indebitamento medio per abitante di 261,43, che è oggi uno dei più bassi in Italia. Grazie a questo il peso degli oneri finanziari sui cesenati è passato da 10,951 milioni di euro nel 2009 a 7,048 milioni nel 2013. Per quanto riguarda la “spending review mai fatta” dal Comune (come afferma Zoffoli) c'è la tabella sui costi standard che comprendono la spesa per Funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo (anagrafe, entrate, uffici tecnici, stato civile, elettorale, leva statistica e altri servizi generali), diffusa dal Governo non più di un anno fa e relativa alle principali città dell’Emilia-Romagna che conferma come in questi anni a Cesena non sia stati con le mani in mano”:

“Naturalmente, siamo pronti ad un confronto pubblico su questi temi. E sarebbe forse utile che i due candidati Sindaco del centrosinistra (Lucchi) e del centrodestra (Zoffoli, appunto), potessero ragionare con precisione di questi dati di fronte ai cittadini. Per ora confermiamo che, se i cittadini sceglieranno di confermare l’Amministrazione di centrosinistra alle prossime elezioni amministrative, le scelte fiscali di equilibrio e di equità proseguiranno ed i servizi fondamentali per cittadini, famiglie ed imprese saranno mantenuti, garantendo bilanci in ordine. Se le norme, in questi ultimi anni così rigide e centralistiche, daranno invece più autonomia ai Comuni (valorizzando finalmente quelli virtuosi come il nostro) la priorità sarà di aiutare i cesenati che stanno vivendo con maggior fragilità questa infinita crisi economica”.

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