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Elezioni a Cesenatico, la Lega: "La lista di Buda è una finta civica"

"Un'altra delle prese in giro di Roberto Buda ai cittadini di Cesenatico è la storiella della 'Lista civica per Buda sindaco' che di civico, come è noto, ha poco o nulla"

“Un’altra delle prese in giro di Roberto Buda ai cittadini di Cesenatico è la storiella della ‘Lista civica per Buda sindaco’ che di civico, come è noto, ha poco o nulla”. Lo ha dichiarato il capolista della Lega Nord, Enrico Dall’Olio, che spiega: “Per propria definizione, infatti, una lista civica dovrebbe essere autonoma dalle forze politiche, fatta di persone che nulla hanno avuto a che fare in passato, ma neppure nel presente, con i partiti. Nella compagine di Buda troviamo invece tre fuoriusciti da Forza Italia, un esponente dell’Udc, rappresentanti della Destra e di Italia Unica”.

Ed ancora il Carroccio: “Per non parlare del candidato sindaco che ha cambiato casacca passando da Forza Italia al Nuovo Centrodestra di Alfano per poi, solo a voce, smentire questa appartenenza. Non sappiamo poi se siano più o meno vicini al Nuovo Centrodestra o all’Udc anche i grandi amici di Buda, Gianluca Baldisserri, rimasto saldamente al proprio posto di presidente di Cesenatico Servizi, nonostante l’incompatibilità di questa carica con l’essere candidato in una lista, e Mauro Brighi, l’arcinemico della tassa di soggiorno e, quindi, più propenso a spremere come limoni i cittadini di Cesenatico per reperire fondi per le casse comunali piuttosto che chiedere un piccolo obolo ai turisti che utilizzano i servizi dispensati dal Comune”

“Ma anche se questi ultimi due candidati non avessero tessere in tasca (o non le avessero mai avute) di certo hanno frequentato la politica e le istituzioni più di qualsiasi “cittadino comune”, come dice il sindaco, e non possono certo essere considerati una “rappresentanza popolare della società civile. Dunque, anche in questo caso, il candidato sindaco Buda raggira gli elettori sostenendo che la lista è slegata da logiche di partito. Ma la cosa più grave è che c’è un altro filo rosso che collega i candidati, assai più preoccupante di una tessera di partito, ed è la fedeltà alla linea di Buda, dell’uomo solo al comando”.

“Una linea già fallimentare, che ha polverizzato in soli cinque anni un’alleanza altrimenti solida, che ha impedito la realizzazione di tanti progetti già pronti per Cesenatico, che ha delegittimato l’azione di assessori della vecchia Giunta, che ha determinato la presentazione di bilanci invotabili,

che ha dispensato risorse a pioggia in quei settori dove al contrario c’era da fare una seria revisione. Quella linea Buda che ha cercato di far passare certi progetti di speculazione edilizia, bocciati solo per il no di Lega Nord e Forza Italia, e che nulla ha fatto per ostacolare l’insediamento di immigrati stranieri in un hotel ubicato in una zona importante per il turismo. Buda cerca di scaricare queste sue gravi responsabilità, ma sono i fatti a parlare chiaro. Come è ormai evidente che tutto il terrorismo che sta facendo non serve ad altro che a coprire le sue magagne”.

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