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Di Placido (Pri). "Addio al direttore generale, e adesso?"

'Abolito' il direttore generale in Comune. Luigi Di Placido sostiene che "si poteva fare a meno del Direttore Generale, in quanto ci si poteva organizzare diversamente e meglio già nel 2009

'Abolito' il direttore generale in Comune. Luigi Di Placido sostiene che “si poteva fare a meno del Direttore Generale, in quanto ci si poteva organizzare diversamente e meglio già nel 2009. Dichiarare di non averlo fatto ricade in una precisa scelta politica, il non averlo percepito equivale a non avere consapevolezza della gestione”

“Attraverso una diversa strutturazione organizzativa è possibile individuare una differente modalità di esercizio delle funzioni di coordinamento e sovrintendenza delle attività di competenza dei dirigenti dell’ente attualmente svolte dal Direttore con diverse e più circoscritte modalità di esercizio ritenendo tuttavia di poter raggiungere comunque gli obiettivi dell’Amministrazione che verranno adeguati al nuovo contesto di riferimento".Così recita la delibera di Giunta che risolve il rapporto con il Direttore Generale.

“Affermare che il Direttore Generale può essere sostituito nelle funzioni dai dirigenti "con diverse e più circoscritte modalità di esercizio" mette in contrasto tutto il lavoro di riorganizzazione della macchina burocratica comunale, in cui questa figura era dichiarata chiave; se non serve il primo, vien da chiedersi che importanza possa avere il secondo; il piano delle performance, autoreferenziali, che fine farà, assieme agli investimenti svolti? - si chiede Di Placido - Se il Direttore Generale era già all'inizio un lusso superfluo, come giustificare alla cittadinanza il suo costo pari a circa 500.000 Euro dal 2009 ad oggi? Abbiamo chiesto all'Amministrazione che riferisca in Commissione Consiliare prima dell'inizio della discussione sul Bilancio preventivo, viste le implicazioni della scelta.Da ultimo, sulla lezione di metodo che il Sindaco pretende di impartirci perchè avremmo criticato la nomina del Dottor Severi nel cda di Start Romagna senza chiedere chiarimenti prima di scrivere alla stampa: è proprio il caso del bue che dà del cornuto all'asino.Da almeno due mesi il Sindaco ha avviato incontri ed iniziative sul bilancio preventivo, senza mai coinvolgere minimamente i Gruppi Consiliari, nonostante le nostre ripetute richieste.Proprio lui ci viene a parlare di metodo? Altro che politica urlata, è invece la pretesa che le Istituzioni vengano veramente rispettate.
Quelle Istituzioni che, purtroppo spesso solo a parole, anche il Sindaco dice di avere in massima considerazione”.

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