Delibere rinviate, il M5S: "Creano difficoltà ai consiglieri di opposizione"

“Quando all'arroganza unisci il dilettantismo queste sono le figure a cui vai incontro. Dei modesti consiglieri del M5S mettono in crisi un intera giunta tra incertezze, balbettii e sgomenti. Una figuraccia colossale che ha costretto il vicesindaco, nonché assessore al bilancio, a scusarsi pubblicamente per l'accaduto e a ritirare le due delibere irregolari”: sul caso del rinvio delle delibere sul rendiconto interviene Massimiliano Iacovella, Consigliere Comunale del Movimento 5 Stelle.

Spiega il consigliere: “La tecnica è sempre la stessa: il partito unico al comando di questa Città decide da solo, infastidito da chiunque tenti di intromettersi nel processo decisionale. Ma ci sono delle leggi e dei regolamenti da rispettare ed ecco che il PD, partito unico al governo di questa Città, è costretto a fornire il materiale anche a noi consiglieri di opposizione. Ovviamente solitamente passa i documenti ai consiglieri di minoranza sempre con un preavviso minimo che non lascia il tempo materiale per approfondire gli argomenti consentito e comunque sempre dopo che la stampa ha avuto la notizia in anteprima. Pagine e pagine di leggi e cavilli, condite da numeri e riferimenti normativi, spesso incomprensibili o difficilmente interpretabili, entrano in nostro possesso a pochissimi giorni dal Consiglio Comunale”.

“Hai dubbi o approfondimenti da fare? Fai un accesso agli atti e entro 10 giorni hai la risposta. Peccato che, dato che i documenti per poter fare accesso agli atti spesso arrivino proprio a ridosso della scadenza per la discussione, non ci sia il tempo materiale per verificare e attuare un controllo imparziale. Questo implica che quasi sempre per le cifre, i procedimenti e gli atti ci si debba “fidare” delle informazioni che “passa” l'amministrazione. Da sempre la nostra lotta politica ha come obbiettivo la trasparenza amministrativa a 360°. Questa lotta ci portò, mesi fa, a chiedere l'autorevole parere del Prefetto rispetto a questo modo di agire. Al nostro esposto ci rispose con un laconico “sulla base di quanto acquisito, non risultano emerse irregolarità”, lasciandoci il sospetto che l'argomento fosse stato affrontato con qualche superficialità”.

“Ieri questo modo di operare è stato smascherato poiché abbiamo dimostrato coi fatti che non vengono rispettati neppure i termini minimi di legge, che loro stessi avevano fissato nel Regolamento di Contabilità. L'ennesima prova di forza messa in campo dal PD che questa volta, però, è finita male. Un bel tonfo per questo Sindaco, la Giunta e la maggioranza che, di fronte all'evidenza dei fatti, hanno dovuto ammettere il proprio "errore" e ritirare le delibere illegittime”.