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Dal blog e dalle lotte in strada alla scheda elettorale: Davide Fabbri si candiderà a sindaco

Davide Fabbri, dopo 10 anni di assenza dalla politica cittadina ufficiale, ritorna in campo e annuncia l'intenzione di candidarsi alle prossime elezioni amministrative

Davide Fabbri, dopo 10 anni di assenza dalla politica cittadina ufficiale, ritorna in campo e annuncia l'intenzione di candidarsi alle prossime elezioni amministrative. Comunque, pur non ricoprendo incarichi ufficiali in questi dieci anni Davide Fabbri non è stato con le mani in mano, anzi. Blogger indipendente, ha portato avanti inchieste che hanno sollevato molte discussioni in città e soprattutto gli hanno portato sgradevoli querele, ma più che altro si è reso protagonista di battaglie sociali (ultima in ordine di tempo quella a favore dei risparmiatori di Carisp) di grande impatto e sempre in difesa di cittadini meno ascoltati. 
E sono stati proprio loro a chiedere a Fabbri di rappresentarli per poter avere qualcuno a cui credere e di cui fidarsi. E lui, pur essendo un po' restìo a un nuovo impegno nella politica ufficiale, alla fine ha deciso di metterci ancora una volta la faccia, facendo prevalere l'aspetto sociale e politico della sua personalità.

Con chi si candiderà? Farà una lista civica ad hoc? 
Le modalità di candidatura verranno scelte nei prossimi mesi in maniera collegiale, assieme ai diversi collaboratori dei progetti. Comunque posso dire che in città esistono già delle realtà che potrebbero aprirsi a noi. Quindi non è detto che costruiremo qualcosa di nuovo. La cosa importante è che a fronte di un elettorato sempre più deluso e sfiduciato, preso da un profondo scoramento, in tanti mi hanno chiesto di tornare a fare politica. E lo farò. Con proposte credibili dettate da una politica di passione, assieme a persone stimate e competenti. 

Chi sono le persone competenti che saranno insieme a lei? 
Non posso ancora dirlo. Sono comunque collaboratori che in questi anni hanno lavorato con me, con cui condivido le mie idee e le mie battaglie. Sono consapevole che la mia scelta sia una sfida piena di insidie, ma in questi anni ho costruito una rete fatta di persone intelligenti e competenti che non vogliono stare più alla finestra. C'è la possibilità di mandare all'opposizione chi ha governato la città per tanto tempo. E noi ci saremo. 

Quali sarà la vostra mission? 
Secondo me chi ha governato la città in questi ultimi anni ha costruito diseguaglianze e ingiustizia sociale. La politica cittadina si deve liberare dell'oligarchia dei salotti, deve rompere con la dittatura dei centri di potere, deve tornare dalla parte dei debole. Cesena deve tornare a essere una città dei doveri e dei diritti, non più dei favori. La città deve abbandonare la vecchia rete di interessi locali. La mission della politica locale, secondo me, dev'essere di servizio verso la comunità, attraverso l'ascolto, il confronto, la condivisione, la partecipazione della cittadinanza attiva, declinando un programma coerente e credibili in azioni concrete. 

Le prime tre cose che farà se diventerà sindaco?
I tre settori degni di maggiore interesse sono: servizi sociali, culturali e mobilità. Le politiche sociali e le crescenti necessità, rendono obbligatorio prevedere un impegno maggiore di risorse economiche. Soprattutto sul fronte delle politiche abitative. 

Lei era  un ex Verde. Cos'è rimasto di quel movimento in lei?
Ho acquisito la cultura del limite e della sostenibilità ambientale del nostro modello di sviluppo. Una cultura ecologica capace di dare risposte ai temi dell'ambiente, della salute e dei mutamenti climatici.  

Cosa serve a Cesena?
E' necessario ripensare la politica riattivando un autentico dialogo con la cittadinanza, praticando l'ascolto delle istanze, delle aspettative, dei bisogni, del desiderio di partecipazione vera nelle scelte della città. In poche parole: mettere al centro il diritto di chi, per troppo tempo, non è stato ascoltato.

Come vanno le sue cause? 
Per la mia attività di blogger indipendente, ho ricevuto in un solo anno 4 denunce per il reato di diffamazione a mezzo stampa. Tre di queste cause sono state chiuse, per assoluzione in tribunale o in sede di mediazione. La scrittura delle mie inchieste è stata dura nei toni ma mai gratuitamente offensiva. Ho sempre esercitato il diritto di critica politica e informativa. L'unica causa rimasta in piedi è quella di Conad che chiede al sottoscritto un risarcimento pari a 1 milione di euro a seguito di una quindicina di articoli che ho scritto contrariamente alla realizzazione di un nuovo ipermercato al Montefiore di Cesena. Auspico la chiusura della vertenza con Conad in tempi brevi, alla stessa maniera con cui Bruno Piraccini di Orogel ha chiuso con il sottoscritto. 

Fa parte anche di un nuovo progetto culturale a "La Rimbomba" di Bertinoro. Cultura e politica vanno a braccetto? 
Il filosofo Norberto Bobbio nel suo libro "Politica e Cultura" scriveva che "non c'è politica senza cultura, non c'è cultura senza libertà, non c'è cultura senza spirito di verità". Nel nostro piccolo, all'interno del circolo "La Rimbomba", tenteremo di fare questo. Una programmazione di serate culturali e sociali all'interno di un luogo di incontro e di socializzazione. Insieme a me in questa nuova avventura ci sono Samantha Suzzi e Giuseppe Cantarelli. La preinaugurazione la faremo il 18 agosto con Francesco Gobbi che viene a fare uno spettacolo in dialetto romagnolo. Il 14 settembre, invece, si svolgerà l'inaugurazione vera con Roberto Mercadini che farà uno spettacolo sulla vita e le opere di Giuseppe Mazzini. Del resto il circolo è sempre stato gestito dai mazziniani. Per entrare bisogna fare la tessera Endas. 

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