L'assessore fa il finto tonto sui contributi alle associazioni culturali. Lo fa quando dice che le scelte sono state esclusivamente tecniche, facendo finta di non sapere che nella apposita commissione era presente un tecnico il quale, guarda caso, è anche segretario comunale del Pd. Un modo singolare di concepire la distinzione di funzioni! Tanto valeva, allora, tornare alle vecchie commissioni consiliari, in cui a valutare i progetti erano chiamate tutte le forze politiche presenti in Consiglio Comunale. Dietro la foglia di fico del tecnico, la possibilità di valutare e scegliere è stata riservata al solo Pd. È la democrazia come la concepisce il nostro sindaco, a capo di una giunta affogata nei conflitti d’interesse.

Lo fa quando sostiene che nessuna impresa operante come tale (come impresa, e non come associazione di volontariato) è stata finanziata. È esattamente vero il contrario: i maggiori contributi sono andati alle imprese. Lo fa quando dice che Sel se la prende con le imprese e le associazioni finanziate. Non siamo intervenuti sulla qualità dei progetti e abbiamo detto esattamente il contrario: che le imprese operanti nel settore della cultura meriterebbero ben altro sostegno dal Comune (facendole rientrare nell’apposito laboratorio delle sturt up, al momento inspiegabilmente riservato solo ad attività tecnico-informatiche); e che le briciole di 30.000 euro andrebbero riservate alle associazioni di autentico volontariato, operanti nel settore della cultura.

Sinistra Ecologia e Libertà
Segreteria comunale di Cesena