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Crisi, Di Maio: "Aperti ad un governo con tutte le forze che vogliono un cambio di passo"

Il deputato romagnolo: "Ci può essere convergenza con tutte le forze politiche che vogliono evitare che l'Italia cada in una tempesta finanziaria"

"Disponibili all'avvio di una fase politica nuova per la formazione di un governo nel segno di una discontinuità politica e programmatica. Siamo preoccupati per le difficoltà enormi della nostra economia". Lo ha detto il segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti, dopo la tornata di consultazioni con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Sono momenti di fibrillazione a Roma per la crisi di governo che ha bloccato il Paese. Situazione che preoccupa anche il deputato romagnolo Marco Di Maio.

Onorovele Marco Di Maio, ci può essere una convergenza col M5S per un nuovo governo?

Non solo con il Movimento 5 stelle, ma con tutte le forze che ritengono che l'Italia (che non è mai andata a elezioni politiche in autunno da quando è una Repubblica, dal 1946, e ciò non è un caso) corra il rischio di cadere in una tempesta finanziaria, di vedere nuovi aumenti di tasse e accise, di restare isolata in Europa. E che, dunque, vogliono impegnarsi per evitarlo e per costruire una prospettiva con maggiore equità, sostegno a chi lavora, studia, produce; un'attenzione vera ai temi dell'ecologia e della sostenibilità; una grande azione sul fronte dell'Educazione, che considero la sfida più importante per l'Italia di domani. Se si condividono gli obiettivi e la necessità di un cambio di passo rispetto a quanto si è fatto negli ultimi 14 mesi, una svolta è possibile. Ma non solo con il Movimento 5 stelle, come si è visto anche altre forze si sono rese disponibili per questo scopo.

La discontinuità chiesta da Zingaretti per il nuovo eventuale esecutivo può essere un ostacolo?

Penso che se il Governo è arrivato a un clamoroso fallimento come quello che si è registrato, gli stessi protagonisti debbano riconoscere che non ha funzionato. Dunque penso che la discontinuità proposta dal Partito democratico sia un esigenza condivisa anche da chi oggi si pone il problema di dare all'Italia un nuovo governo.

Uno dei nodi principali può essere la figura del premier?

Prima ci si deve mettere d'accordo sulle cose da fare, poi vengono i nomi. Certo, non si può parlare di discontinuità con la stessa compagine di prima.

La crisi di governo può avere delle ripercussioni sulle prossime elezioni regionali?

Sulle elezioni regionali non lo so; sull'Italia sicuramente, perchè fa perdere ulteriore tempo a progetti, iniziative e opere che sono state bloccate, rinviate e o rallentate per l'incapacità di chi ha gestito il Paese negli ultimi 14 mesi. E' una fase in cui le convenienze politiche di parte vanno (o andrebbero) messe da parte

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