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Coronavirus, la Lega contro il sindaco: "Serve una disinfezione dell'intera città"

I consiglieri della Lega contestano la decisione del primo cittadino e hanno deciso di presentare in merito un'interrogazione

“Numerose amministrazioni comunali si sono attivate per sanificare strade e luoghi pubblici cittadini. Quelle di Forlì e Rimini, per citarne due vicine a noi. La Giunta Lattuca, al contrario, considera inutile questa misura poichè, a dire del sindaco, non sarebbe scientificamente provato che ostacoli la diffusione del Coronavirus". I consiglieri della Lega contestano la decisione del primo cittadino e hanno deciso di presentare in merito un'interrogazione.

"Non vogliamo sollevare inutili polemiche, né contraddire evidenze scientifiche - continuano - sosteniamo tuttavia l’opportunità di attivare un servizio straordinario di pulizia e disinfezione dell’intera città e soprattutto dei cassonetti dei rifiuti. Si tratta di una buona norma in periodi normali, a maggior ragione in queste circostanze. Si pensi per esempio al sistema di raccolta Ecoself imposto in centro storico. Il giusto comportamento nel conferimento dei rifiuti è quello di utilizzare il pedale del cassonetto, senza toccare maniglie. Con Ecoself è impossibile. Le mani si devono usare e non tutti gli utenti sono forniti di guanti. Nessuno, tuttavia, in Comune, si è premurato di trovare soluzioni. Il sindaco e l’assessore all’ambiente Francesca Lucchi vanno ‘contro corrente’: evitano di applicare strumenti indicati anche nel decreto del 4 marzo 2020, che ricalca quanto già indicato dal ministero della Salute (il 2 febbraio 2020). Al contrario, noi li invitiamo ad attivarsi con urgenza per la sanificazione dei luoghi pubblici, mediante l’utilizzo di prodotti con proprietà virucide biodegradabili non pericolose per persone e animali, previa ordinanza che ne stabilisca zone e orari. Ma l’immobilità dell’amministrazione in questa emergenza, si avverte anche su altri temi. Non c’è notizia che siano allo studio della Giunta provvedimenti straordinari per il sostegno delle attività economiche, culturali e associative locali. Né sembra siano stati incrementati in modo significativo i servizi a supporto dei nuclei di persone più anziane. Oltre alla fornitura di servizi essenziali come la distribuzione di pasti e farmaci, ci sono svariate esigenze pratiche che possono diventare difficoltà insormontabile durante l’obbligato isolamento. Potrebbe, per esempio, essere istituito un numero verde comunale di emergenza/urgenza extra sanitario, con interlocutori che possano fornire consigli o avviare provvedimenti per le richieste più urgenti".

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