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Confcommercio, il decalogo di Patrignani per il buon governo della Regione

“Confcommercio ai candidati alla presidenza della regione chiede riforme coraggiose per il commercio"

“Il Futuro costruiamolo insieme” è il documento che contiene le proposte di Confcommercio per la prossima legislatura regionale con quattordici punti da cui partire per rilanciare l’economia del terziario in Emilia-Romagna, con una attenzione particolare al commercio, al turismo e alle micro e piccole imprese.

“Confcommercio ai candidati alla presidenza della regione chiede riforme coraggiose per il commercio – rimarca il presidente Confcommercio cesenate Augusto Patrignani - con un pacchetto di misure strutturali a favore del commercio tradizionale per valorizzare l’imprenditorialità di settore e i necessari processi di innovazione e una nuova legge regionale di settore che introduca gli strumenti dei distretti del commercio con misure di fiscalità agevolata, risorse agli esercizi di vicinato per gli investimenti e la compressione dei costi di gestione e regolamentazioni per ridurre la disparità tra le attività di vendita al consumatore finale riaffermando il principio “stesso mercato, stesse regole”.

“Il turismo – aggiunge Patrignani – va incentivato per costruire un moderno sistema dell’ospitalità, competitivo sui mercati esteri. Occorre tornare a scommettere insieme sul rapporto tra privati e pubblico, rivedendo l’impianto dell’organizzazione turistica regionale”.
“Il problema ambientale è serio – prosegue Patrignani - ma quando si impatta su aspetti legati al mondo dell’impresa e del lavoro, occorre intervenire con pragmatismo e gradualità: la politica dei divieti e della rigidità non premia. Ci preoccupano infatti alcune misure come la prevista incondizionata estensione delle ztl nelle città: simili obiettivi richiedono la capacità di pianificare con equilibrio il territorio, ponendo al primo posto l’attrattività dei centri urbani, la loro accessibilità ed il rafforzamento di servizi e dotazioni infrastrutturali”.

“L’Europa – mette in luce Patrignani - è il principale canale di finanziamento per le imprese ma occorre lavorare già con la prossima programmazione europea 2021-2027 per semplificare le regole e le procedure dei Fondi comunitari a sostegno degli investimenti e della formazione e creare strumenti su misura per tutte le tipologie di impresa. Occorre inoltre aumentare la quota di formazione continua alle imprese all’interno del Fse, definire strumenti formativi più flessibili per garantire il trasferimento di nuove competenze agli imprenditori e favorire il ricambio generazionale attraverso percorsi di formazione tecnica superiore e la creazione di un ITS sul commercio”.
“Da una Regione ben governata è possibile ricevere tanti benefici sul territorio”, conclude il presidente Patrignani.

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