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Post elezioni, Lucchi: "Evidente battuta d'arresto per il Pd. Ora serve coraggio"

Il primo cittadino di Rimini Andrea Gnassi, quello di Forlì Davide Drei e il sindaco di Cesena Paolo Lucchi, ammettono la "evidente battuta d'arresto per il Pd" ma pensano che la soluzione per uscire dall'impasse non stia nelle "vecchie liturgie"

Nella resa dei conti post-comunali all'interno del Pd scendono in campo i sindaci romagnoli. Il primo cittadino di Rimini Andrea Gnassi, quello di Forlì Davide Drei e il sindaco di Cesena Paolo Lucchi, ammettono la "evidente battuta d'arresto per il Pd" ma pensano che la soluzione per uscire dall'impasse non stia nelle "vecchie liturgie". "O il progetto riformatore del Pd e' radicale di fronte alla radicalita' dei temi, oppure non e'. O il Pd e' innovativo e determinato di fronte alla radicalita' dei temi posti da una societa' ipergassosa, o lascia il campo alla destra o ai populismi".

Il Pd "che pensiamo - aggiungono- non ha nulla a che fare con un partito autoreferenziale, un partito con la mitologia 'della purezza' e che al massimo puo' aprirsi solo a un dialogo con forze riferibili ai perimetri politici delle coalizioni di sinistra del passato. Duro o no che sia- avvertono i tre- quei perimetri non leggono e contengono la societa' di oggi, i non protetti, gli esclusi, che hanno guardato prima ai 5 Stelle e, in queste elezioni, al centrodestra".

Per Gnassi, Drei e Lucchi, insomma, "serve un progetto riformatore centrato sul coraggio delle scelte, come quello che stiamo cercando di armonizzare per la realizzazione dell'area vasta della sanita' romagnola. Un progetto per il quale non abbiamo fatto accordicchi, messo qualche pezza o cercato mediazioni al ribasso". (fonte Dire)

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