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Elezioni a Cesenatico, la Lega: "Il Pd propone le ronde senza chiamarle col loro nome"

"Dubitiamo fortemente che i problemi di sicurezza e di contrasto agli effetti negativi dell'immigrazione clandestina possano essere risolti dal Partito Democratico"

“E’ ora di dire basta a quel ‘luogocomunismo’ di certi esponenti della sinistra che affibbiano etichette di demagogia e populismo a chi, invece, i problemi di sicurezza, anche collegati all’immigrazione irregolare, li vede e vuole risolverli con proposte concrete. Dubitiamo fortemente che i problemi di sicurezza e di contrasto agli effetti negativi dell’immigrazione clandestina possano essere risolti dal Partito Democratico, che, forse, a parole li pone al centro dell’agenda politica, ma,nel concreto, non metterà in campo alcuna azione per risolverli”: lo afferma Enrico Dall’Olio, candidato nella lista della Lega Nord alle prossime elezioni, riferendosi alle dichiarazioni rilasciate da Matteo Gozzoli del Pd in un recente incontro sulla sicurezza.

“La conferma dei nostri dubbi - aggiunge - arriva direttamente da Gozzoli che tira fuori dal cilindro, come soluzione innovativa, un non meglio precisato Tavolo di confronto permanente con la Prefettura, che va ad assommarsi al già esistente Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e al Patto per la sicurezza per la provincia di Forlì-Cesena, siglato quasi un anno fa, i cui

risultati sono quelli che tutti vedono. Gozzoli prevede anche altre iniziative che noi della Lega Nord abbiamo già anticipato da tempo, come il vigile di quartiere, e afferma che cercherà la collaborazione con Comuni vicini. Che speriamo non significhi collaborazione con il Comune di Cesena, città dove la situazione sicurezza è alquanto precaria, secondo quanto testimonia la stampa

locale, e dove non è stata assunta alcuna iniziativa al riguardo, se si eccettua un unico progetto partorito in otto anni, che tuttavia rimarrà sulla carta ancora per molto tempo, dal costo esorbitante di 10 milioni di euro per una rete comunale a fibra ottica che prevede anche, in futuro, 400 telecamere, installate a stralci, per la videosorveglianza. Una strada del tutto impercorribile e che è stata oggetto di non poche perplessità”.

“Constatiamo anche che Gozzoli prevede il ‘coinvolgimento di cittadini per la costruzione di un sistema di sicurezza integrato’. Il solito modo ipocrita della sinistra per celare dietro un giro di parole quello che sono le ronde civiche per la sicurezza. Insomma, il Pd non vuole usare la locuzione ‘ronda civica’ per ovvie resistenze ideologiche ma la sostanza non cambia. Il vero problema è che il Pd, localmente come a livello governativo, banalizza il problema sicurezza

per una sua congenita incapacità politica a dare risposte serie e adeguate su questo tema, che coinvolge settori, come l’immigrazione irregolare, per affrontare i quali non ha le carte in regola. Per questo è anche ora di dire basta a quel ‘luogocomunismo’ di certi esponenti della sinistra che affibbiano etichette di demagogia e populismo a chi, invece, questi problemi li vede e vuole risolverli con proposte concrete”.

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