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Cesenatico, il M5S: "Sugli impianti di telefonia l'amministrazione deve fare la sua parte"

"Negli ultimi anni l’attenzione di cittadini e turisti sull’ inquinamento elettromagnetico è costantemente aumenta", premettono i pentastellati

Il Movimento 5 stelle di Cesenatico presenterà nel prossimo consiglio comunale una mozione per chiedere "che amministrazione e sindaco si impegnino al rispetto del regolamento su l’Installazione, il monitoraggio, il controllo e la razionalizzazione degli impianti per la telefonia mobile del comune di Cesenatico". "Negli ultimi anni l’attenzione di cittadini e turisti sull’ inquinamento elettromagnetico è costantemente aumenta - premettono i pentastellati -. Gli interventi per la realizzazione di nuovi impianti di telefonia mobile o anche solo quelli relativi al loro ampliamento hanno recentemente visto i cittadini attivarsi in prima persona per protestare e spesso sono nati dei veri e propri comitati. Anche molti Comitati di Zona hanno affrontato questa problematica cercando di relazionarsi con le amministrazioni ma ottenendo sempre risposte insoddisfacenti".

"Il regolamento, deliberato dalla Giunta Comunale nel 2006, ovvero quando la maggior parte degli impianti di telefonia erano già operativi, contiene al suo interno accorgimenti e principi che se fossero applicati eviterebbero le rimostranze di cittadini nonché gli effetti di impatto paesaggistico che la maggior parte degli interventi oggi realizzati producono - prosegue il Movimento 5 Stelle -. L’amministrazione su un tema importante come quello dell’inquinamento elettromagnetico non può che ricercare la massima trasparenza nel pubblicizzare a cittadini e imprese gli interventi programmati dagli operatori del settore, contenuti nel programma annuale delle installazioni. Il governo del territorio si attua attraverso il coinvolgimento dei soggetti interessati nell’iter autorizzatorio, ciò che il regolamento chiama protocolli, d’intesa ma che fino ad oggi non hanno prodotto i risultati sperati. Le proteste del 2011 sull’ampliamento dell’impianto delle ferrovie a Villamarina piuttosto che i recenti accadimenti a Zadina evidenziano una totale mancanza di applicazione del regolamento in vigore".

"Nel caso di una nuova installazione deve essere l’amministrazione a valutare dove far costruire l’impianto, privilegiando magari siti già esistenti posizionati in luoghi non attigui alle aree residenziali e promuovendo la concentrazione di radiobasi di differenti operatori. Dove ciò non sia possibile occorrerebbe favorire l’installazione in aree di proprietà comunale ottenendo così sia il  controllo totale sull’installazione sia di incamerare nelle casse comunali gli introiti degli affitti - proseguono i pentastellati -. Anche sugli impianti esistenti occorre mettersi al lavoro per rivedere siti che oltre ad essere contestati producono un impatto paesaggistico inaccettabile per un paese che vive di turismo. Occorre poi riattivare la convenzione con Arpa, o in alternativa con privati, al fine di effettuare monitoraggi sull’esistete visto che ad oggi non esistono controlli effettuati sui vari impianti collocati sul territorio comunale, a differenza di quanto avviene ad esempio per il comune di Cesena".
 

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