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Cesenatico, attacco del M5S al sindaco: "Per Gozzoli ascoltare i cittadini è svilente"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CesenaToday

Nel Consiglio Comunale del 30 luglio il MoVimento 5 Stelle di Cesenatico ha portato all’ordine del giorno la mozione per introdurre il “Question Time del Cittadino”: fare qualcosa per incrementare la partecipazione dei cittadini, questo era l'obiettivo portato in aula. Uno strumento di partecipazione attiva che sarebbe andato ad integrare l’ordinario funzionamento del Consiglio Comunale dando la possibilità al pubblico di interloquire con i componenti dell'Amministrazione, quali il Sindaco, Vice Sindaco ed Assessori.

Purtroppo, nonostante il momento storico in Italia ove per la prima volta il tema della qualità della democrazia diretta entra ufficialmente nell’agenda del nuovo Governo con la nomina di un Ministro avente compito di migliorare, allargare e qualificare gli strumenti di partecipazione con il cittadino, il PD di Cesenatico ha bocciato la nostra mozione. Una bocciatura sbrigativa, con motivazioni risibili che denotano, superficialità sull'argomento, scarsa attenzione al ruolo dei cittadini e cosa ancor più avvilente, palesata nella replica di Sindaco e consiglieri, un pregiudizio sull'utilità di questi strumenti di partecipazione attiva, quasi una paura neppur troppo latente nel coinvolgere i cittadini sulle scelte politiche a loro più vicine.

Non approvare le mozioni fa parte del ‘gioco’ tra maggioranza ed opposizione, ma ciò che non fa parte del gioco è la presa in giro nelle motivazioni ed etichettare a più riprese come SVILENTE l’ascolto delle richieste dei cittadini, cittadini che sono i nostri diretti ed unici interlocutori.

Svilente è stato il teatrino messo in scena in Consiglio Comunale.

Svilente è ascoltare il Sindaco Gozzoli che dice che "mettere il Question Time del Cittadino come elemento di chissà quale democrazia equivale a svilire anche solo di un'ora il lavoro di questo gruppo di consiglieri ... anzi peggiorerebbe i lavori. "

Svilente è stato l’intervento del consigliere Grassi che, citando un passaggio di un’intervista di Casaleggio, teme che da "parlamento senza parlamentari” derivi “un consiglio senza consiglieri".

Rimanete pur tranquilli consiglieri che nessuno Vi toglierà il posto che occupate in consiglio… al massimo saranno gli stessi cittadini che non volete ascoltare.

Svilente è stata la battuta, sempre del Consigliere Grassi, che per primo afferma che il "question time del cittadino equivale a svilire i consiglieri e comitati di zona".

Svilente è stata l’ironia fuori luogo del Consigliere Ricci che afferma, probabilmente per volere elevare la sua conoscenza culturale, che "a Rousseau ho sempre preferito Montesquieu": lungi da noi fare un confronto da due grandissimi pensatori illuministi, ma vale la pena ricordare che il buon Montesquieu preferiva di gran lunga, per il suo pensiero, una forma di monarchia costituzionale: vuole forse il nostalgico Consigliere Ricci un ritorno del Re??

Svilente è stata la battuta del capogruppo, Consigliere Drudi, che dice "magari introdurremo il Question Time il giorno dopo che il Presidente del Consiglio Conte lo farà fare ai passanti sotto al Parlamento", battuta che denota un profondo rispetto delle Istituzioni e delle relative cariche; lo stesso Consigliere, conclude poi il proprio intervento, con una frase che denota tutta la democrazia del PD "da questa roba qui io prendo le distanze con forza".

Svilente è, per concludere, un altro intervento del sindaco Gozzoli che, alla fine del proprio intervento, declama, con la complicità del Consigliere Baiardi, “il MoVimento 5 Stelle governa Roma Torino Livorno e Cattolica...non mi risulta che nei vostri comuni sia stato introdotto questo strumento”: tutto ciò denota una scarsa preparazione su tale argomento, dal momento che centinaia di comuni hanno introdotto lo strumento, comuni ad amministrazione 5 Stelle, Lega, Forza Italia ed anche PD, grandi città come ad esempio Torino e Milano (a Milano c’è Sala, PD, forse non ricordano).

Adesso concludiamo noi con una battuta: il sindaco Gozzoli, nel bocciare la mozione, tra le varie motivazioni, ha addetto il fatto che il regolamento del Consiglio Comunale fu revisionato nel 2014. Le sue parole sono state: “non credo che il mondo sia tanto cambiato in 4 anni di distanza”; il mondo magari no, Cesenatico sicuramente no, ma per voi del PD è cambiato di almeno un 20%...fatevele due domandine sul perché!!

Giuliano Fattori e Danilo Ceccaroni
MoVimento 5 Stelle

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