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Lucchi: "Su provincia e Ausl uniche no a improvvisazioni"

Si parla della proposta di unificare le province romagnole e di fondere le Ausl in una sola grande azienda

Ci sono due grandi temi che sono saliti alla ribalta e che promettono di riscrivere importanti aspetti istituzionali. Si parla della proposta di unificare le province romagnole e di fondere le Ausl in una sola grande azienda che abbia proprie competenze sui territori. Il Sindaco di Cesena Paolo Lucchi ha dato la sua opinione in merito ai temi; parola d'ordine: fare chiarezza.

Come valuta una fusione tra le Ausl della Romagna?
"E' una posizione che sostengono i quindici sindaci del cesenate a cui si sono uniformati anche quelli del forlivese. E' una cosa che teorizzo da molti mesi, ma per renderla operativa ci vuole una legge regionale. Poi dovremmo produrre un catalogo dei servizi e delle eccellenze sanitarie del territorio per fare chiarezza nel territorio. E' un passaggio molto importante che dobbiamo affrontare e discutere tra istituzioni".

Su questo versante quale è il prossimo passaggio?
“A mio avviso dobbiamo avviare un percorso con la Regione perchè la fusione deve passare da un cambiamento della legge regionale attuale. Non dimentichiamo che l'Azienda unica della Romagna comprende anche Rimini e Ravenna e ci vuole un confronto attuale e profondo che le coinvolga”.

In merito alla provincia unica, altro tema alla ribalta, quale è la sua tesi?
“La domanda da porsi è quali sono e quali saranno le funzioni delle province? A mio avviso servono come coordinamento in alcuni importanti settori come scuola, lavoro, viabilità. Dovremmo evitare il campanilismo e improvvisazioni, per questo è importante capire bene il ruolo che avranno”.

Cosa può cambiare con la provincia unica?
“E' presto per dirlo. Io mi auguro che ridurremo la burocrazia e spero che i comuni possano decidere più rapidamente”.

Secondo lei togliere le province è la strada giusta per abbattere i costi della politica?
“Il taglio a questi enti è una parte ridottissima delle spese nazionali. I cittadini ci chiedono meno costi e più efficacia. Penso che l'importante è che ci sia un organo sovracomunale efficiente”.

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