Il presidente della Camera ha fatto visita a Cesena in sostegno dei candidati locali del Fli. E' arrivato a bordo di un'auto seguita da quella di scorta con un'ora circa di ritardo. Le auto con i finestrini scuri si sono fermate davanti al Casali alle 12.45 circa. All'esterno dell'hotel c'era una contesatrice con in mano un cartello. Ritiene che Fini abbia tradito le radici del partito fondato da Almirante. Poi il presidente ha fatto il suo ingresso, è stato accolto dal sindaco di Cesena Paolo Lucchi e successivamente ha presentato i candidati locali.

Tra i presenti, insieme all'on. Fini, c'erano Fortunato Peron candidato Fli di Gambettola, Franco Samorè coordinatore provinciale e l'On Enzo Raisi. Nel suo discorso il presidente Fini non ha mancato di criticare il M5S; prima ha detto che è una novità che riempie le piazze, ma ha detto che a Parma, dove è stato eletto il primo sindaco a cinque stelle sindaco Pizzarotti, “non è cambiato nulla”.

Gianfranco Fini a Cesena (ph. Alessandro Mazza)

Ma il suo discorso è stato interrotto da un contestatore. In prima battuta il presidente della Camera lo ha richiamato all'ordine chiedendo di non interrompere e di parlare sottovoce, ma non avendo ottenuto il risultato sperato, ha chiesto alle forze dell'ordine di allontanarlo dalla sala. La sala era gremita, si contava un centinaio di simpatizzanti del Fli.

All'uscita la contestatrice con il cartello, alla vista dell'onorevole ha gridato "Forza Berlusconi". Pronta la risposta di FIni che con un sorriso ha detto: "Sono contento per lei, se lo tenga pure".