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Cambiamo: "Bocciata la nostra proposta sull'inclusione sociale e la lotta al digital divide"

"La mozione ideata per arginare gli effetti nefasti della crisi pandemica tra i nostri giovani, aiutando in particolare quei circa 850 che appartengono alle famiglie più disagiate"

"Nel corso dell'ultima seduta del Consiglio Comunale è stata bocciata la nostra mozione sull’inclusione sociale dei minori e la lotta al "digital divide", ovvero il divario esistente tra chi ha accesso effettivo alle tecnologie informatiche (in particolare computer e web) e chi, al contrario - per ragioni economiche e culturali - ne è escluso in modo parziale o totale. Sappiamo bene che, a volte, per mero ostruzionismo ideologico o semplicemente per svilire le competenze della fazione opposta, si respingono pregiudizialmente proposte di grande valore, anche a discapito degli interessi della collettività. Questa, non c'è dubbio, è una di quelle volte". Lo afferma la lista civica Cambiamo.

"La mozione - ideata per arginare gli effetti nefasti della crisi pandemica tra i nostri giovani, aiutando in particolare quei circa 850 che appartengono alle famiglie più disagiate del nostro territorio - elencava una serie di soluzioni pratiche per garantire, in maniera rapida, la massima inclusione sociale nell’insegnamento scolastico a distanza e nella fruizione delle nuove tecnologie. Nel testo, in particolare, sottoponevamo all'amministrazione sei linee di intervento, invitandola ad attivarsi al più presto per garantire a tutti gli studenti cesenati pari opportunità. Di fronte al nostro invito di un percorso comune, la chiusura del PD è stata sconsolante, al punto che l'altro gruppo di maggioranza, Cesena2024, che ringraziamo, si è espresso diversamente".

"La nostra mozione - giova ribadirlo - conteneva, come sempre, proposte concrete: possibilità di verificare la velocizzazione della posa della fibra ottica da parte di Oper Fiber; coinvolgimento di Lepida (la società regionale partecipata dal nostro Comune che lavora proprio su questi temi); ulteriore valorizzazione di encomiabili esperienze quali Trashware, coinvolgendo maggiormente anche il mondo imprenditoriale locale; funzione di coordinamento affidata ad Energie per la Città; forme di sostentamento per l’accesso ai servizi internet da parte delle famiglie in condizioni di disagio economico. Sentire il Pd accusarci di "approccio culturale sbagliato" fa veramente sorridere. Basti pensare alla confusione che regna ancora nelle sue interpretazioni su cosa è veramente la rete MAN cittadina (che fino a ieri non serviva per il digital divide, mentre oggi magicamente si afferma il contrario). E pretendono di farci la lezioncina su questi argomenti. Certamente ci sono anche iniziative che riguardano la formazione e la valorizzazione del personale che lavora tutti i giorni con i giovani e per i giovani, e certamente l'inclusione sociale non si esaurisce con questi temi, ma se a casa non ti arriva una connessione decente, se non puoi permetterti il tablet per seguire lezioni e sfruttare le tante potenzialità della rete, il resto rischia di servire a poco".

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