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Caccia, in Commissione la Lega dice "no" al calendario: "Testo che non ci soddisfa"

Massimiliano Pompignoli, commenta lo svolgimento della seduta

All’indomani della seduta di Commissione che ha visto il parere contrario della Lega Nord alla bozza di calendario venatorio regionale presentato dall’assessore Caselli, il consigliere regionale del Carroccio, Massimiliano Pompignoli, commenta lo svolgimento della seduta: "Molti i contenuti tecnici che non condividiamo e di cui abbiamo chiesto una netta riformulazione. Primo fra tutti il divieto, in vigore dalla scorsa stagione, di fare uso del telefonino nell’esercizio dell’azione di caccia. Una norma assurda fortemente limitativa delle libertà individuali e che non giova a nessuno”.

Sono molte poi le critiche avanzate dalla Lega rispetto al periodo e alle forme di caccia per alcune specie: "Per la Beccaccia, la Cesena e il tordo Bottaccio abbiamo chiesto nuovamente la proroga di chiusura al 31 gennaio mentre per il colombaccio abbiamo sollecitato la caccia in preapertura". Per Pompignoli non c’è da meravigliarsi se “a queste condizioni, in Emilia Romagna i cacciatori continuano a diminuire. In questi anni la Regione non ha fatto altro che limitarne le libertà, e i risultati, purtroppo, non lasciano ben sperare nemmeno per il futuro”.

Infine il consigliere della Lega punta il dito contro le "“riunioni carbonare” che hanno preceduto la stesura del testo presentato mercoledì in Commissione e a cui hanno partecipato solo gli esponenti del partito democratico. A questi incontri informali (così li ha definiti la Caselli) la Lega non è stata invitata ma soprattutto non sono state coinvolte alcune associazioni venatorie la cui unica colpa è quella di pensarla diversamente dal Pd a dalla Giunta regionale”.

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