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Bonaccini, appello per il bis in Regione: firma anche il sindaco di Cesena Lattuca

C'e' un documento firmato (per ora) da 206 sindaci dell'Emilia-Romagna, quasi due su tre, che chiedono la conferma del presidente uscente

Non e' solo il Pd emiliano-romagnolo a non voler 'sacrificare' Stefano Bonaccini sull'altare dell'alleanza coi 5 stelle. C'e' un documento firmato (per ora) da 206 sindaci dell'Emilia-Romagna, quasi due su tre, che chiedono la conferma del presidente uscente. Non si tratta solo di primi cittadini Pd o di centrosinistra, ma anche di civici (sono 24), alcuni dei quali hanno addirittura sconfitto il centrosinistra nei loro municipi. Il nome piu' illustre e' certamente quello di Federico Pizzarotti, sindaco ex M5s di Parma e leader di Italia in Comune. Gli altri sindaci di capoluogo che hanno firmato l'appello sono Virginio Merola (Bologna), Gian Carlo Muzzarelli (Modena), Luca Vecchi (Reggio Emilia), Michele De Pascale (Ravenna), Andrea Gnassi (Rimini) ed Enzo Lattuca (Cesena).

L'Emilia-Romagna, si legge nel testo dell'appello, "e' un grande valore. Vorremmo quindi fosse chiaro che siamo in Emilia-Romagna e che il prossimo 26 gennaio voteremo per il governo e per il futuro di questa Regione, non per altro". Per i primi cittadini, l'Emilia-Romagna merita "un presidente solido e competente, in grado di rappresentarla e governarla per il ruolo che essa ha e che dovra' avere qui nel territorio, nel paese e nell'Unione europea". Non e' un caso, sostengono i 206 sindaci, "che ancora una volta sia toccato al presidente della nostra Regione coordinare la conferenza delle Regioni italiane, nonche' il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa: c'e' in questo ruolo il riconoscimento della qualita' di governo che qui esprimiamo, oltre che, naturalmente, delle caratteristiche personali di Stefano Bonaccini". "Il nostro auspicio- recita quindi l'appello- e' quello che Stefano Bonaccini possa proseguire in questa esperienza di positiva collaborazione con noi, che vede al centro i territori e il loro ascolto, mentre agli elettori rivolgiamo un appello perche', ognuno con le proprie idee, vogliano sostenerlo per quanto ha fatto e potra' fare come presidente della nostra Regione". I sindaci rivendicano anche il loro ruolo. "Non c'e' governo possibile della nostra Regione se si trascura la centralita' e la funzione dei Comuni", scrivono. "In anni non facili di crisi economica e di austerita' finanziaria, contraddistinti da scelte severe di finanza pubblica centrale e da adempimenti crescenti per gli Enti locali, l'Emilia-Romagna ha potuto realizzare risultati migliori delle altre regioni grazie ad un'attenzione crescente alla dimensione territoriale, sostenendo i Comuni nella loro imprescindibile funzione di motore di sviluppo e di collante sociale".

Il progetto "unitario" di questa Regione, sottolineano, "e' stato forte grazie al protagonismo attivo delle tante sue parti. Saremo quindi esigenti verso tutti i candidati alla presidenza della Regione affinche' questa sinergia continui ad essere assicurata, garantendo a chi vincera' le prossime elezioni regionali il massimo di collaborazione istituzionale ma pretendendo altrettanto riconoscimento del nostro ruolo di sindaci e delle esigenze delle nostre comunita'. Ancora una volta, e nel rispetto di ogni sensibilita' politica, inviteremo tutti gli elettori a essere attenti alla proposta di governo avanzata sul piano territoriale. E ribadiremo che le questioni dell'Emilia-Romagna non possono essere trascurate o sacrificate da una campagna elettorale ideologica e superficiale". (fonte Dire)

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