Bilancio, Spinelli (Ncd): "Aumentate tasse e la spesa, l'inverso che fa Renzi"
"In sostanza, il Comune aumenta le spese correnti (di 3,6 milioni) e aumenta le tasse, tutte, ai livelli massimi. E’ l’esatto opposto di quello che sta cercando di fare o che dice di voler fare il governo nazionale in tempo di crisi"
“Ieri sera il Consiglio Comunale ha approvato il bilancio di previsione 2014. Il gruppo consiliare Libera Cesena ha proposto diversi emendamenti, che non sono stati accolti ed ha votato contro questo bilancio. In sostanza, il Comune aumenta le spese correnti (di 3,6 milioni) e aumenta le tasse, tutte, ai livelli massimi. E’ l’esatto opposto di quello che sta cercando di fare o che dice di voler fare il governo nazionale in tempo di crisi (peraltro con lo stesso partito protagonista, il Pd, che non sembra essere quello che governa anche la nostra città). Si parla tanto di spending review, di necessità di rivedere la spesa, si parla tanto di esigenza di rilancio delle attività e dell’economia e di crescita del paese. Qui, a Cesena, si fa l’inverso”: è il commento sferzante di Stefano Spinelli, Consigliere comunale Ncd del gruppo LiberaCesena, dopo l'approvazione del bilancio comunale.
Continua Spinelli: “Circa un mese fa il Presidente della banca centrale europea, Mario Draghi, ha tracciato la strada da seguire per mitigare gli effetti recessivi del risanamento dei conti: “riduzione della spesa pubblica corrente e riduzione delle tasse”. Ma la ricetta non vale per Cesena.
Quello approvato è un bilancio controcorrente, un bilancio che non tiene conto della realtà, che invece di aiutare il Paese a superare il difficile momento di crisi economica aumenta le tasse, che sono già a un livello senza eguali in Italia (per l’IMU gli anni scorsi si era giustificato l’aumento accampando la scusa del nevone e si era detto che sarebbe stato un aumento una tantum; e quest’anno? come si giustifica?), crea avanzi di bilancio a spese dei cittadini, aumenta le borse lavoro, ossia il numero di avvii ai lavori socialmente utili per qualche mese. Si tratta di provvedimenti tampone che non danno risposta al problema lavoro, mentre occorrerebbero interventi strutturali e di sostegno alle imprese. Occorrerebbe liberare le energie della società civile. In questo bilancio vi è invece la presenza ingombrante del comune, come unico soggetto abilitato alla programmazione, all’organizzazione e alla gestione dei servizi e della società. Così facendo si allontana la soluzione dei problemi di fondo e non si produce crescita”.
