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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Bartolini (Pdl): "Quei manifesti sono una beffa per i cittadini italiani"

"Ci pare irriguardoso nei confronti dei cittadini italiani che vanno nei presidi sanitari a curarsi e che sentono sulla propria pelle che i servizi sono sempre più tarati su limitazioni e disincentivi"

“Nel clima caldo della riorganizzazione dei servizi e dei presidi sanitari – che vede accorpamenti di strutture, tagli di posti letto, riduzione dei tempi di ricovero, introduzione di sempre nuovi colori nei codici che regolano l’accesso ai pronto soccorso, con il fine manifesto di dissuadere l’utenza – lascia sbigottiti il proliferare degli avvisi, formato manifesto, redatti dal Servizio sanitario regionale e affissi nelle strutture sanitarie della Regione in particolare in tutti i reparti dell'Ospedale di Cesena per comunicare in tutte le lingue ai cittadini stranieri senza permesso di soggiorno che la legislazione italiana garantisce loro cure mediche, nel pieno anonimato, invitandoli, quindi, ad affidarsi ai servizi sanitari con tranquillità e fiducia".

"Il Servizio sanitario regionale da un lato disincentiva i cittadini italiani, che lo fanno funzionare con le loro tasse, a usufruire delle prestazioni che eroga, dall’altro invita in pompa magna gli stranieri irregolari a farsi curare con la garanzia dell’anonimato e della non denuncia all’autorità di sicurezza. Sappiamo bene che la legislazione italiana assicura anche ai cittadini stranieri irregolari presenti sul territorio nazionale il diritto all’assistenza sanitaria, seppur essenziale, vale a dire le cure urgenti o comunque essenziali, ancorché continuative, per malattia o infortunio. Non ci sfugge, infatti, che l’obiettivo è quello di prevenire la diffusione di contagi e malattie infettive garantendo cure adeguate proprio agli stranieri irregolari che, per il timore di essere denunciati, potrebbero rinunciare alle prestazioni sanitarie".

"Ci pare, però, irriguardoso nei confronti dei cittadini italiani che vanno nei presidi sanitari a curarsi e che sentono sulla propria pelle che i servizi sono sempre più tarati su limitazioni e disincentivi, assistere alla pubblica chiamata alle prestazioni rivolta agli stranieri irregolari. Viene da chiedersi se il Servizio sanitario regionale si sia premurato, sempre a carico dei contribuenti regolari, di diffondere gli avvisi oltre che nei presidi sanitari anche nei luoghi dove si registra la massima frequentazione di stranieri irregolari ”. È quanto ha dichiarato Luca Bartolini, Consigliere regionale del Gruppo Pdl.

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