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Bartolini (Pdl): "La Regione dimentica le botteghe storiche"

“A Forlì un nuovo iper che sta minando gli equilibri commerciali del centro storico, a Cesena c'è un rovente dibattito sul futuro del cuore della città, nei comuni e nei borghi del comprensorio le attività faticano sempre di più"

“A Forlì un nuovo iper che sta minando gli equilibri commerciali del centro storico, a Cesena c'è un rovente dibattito sul futuro del cuore della città, nei comuni e nei borghi del comprensorio le attività faticano sempre di più. In un contesto come questo servirebbero strumenti per tutelare il commercio al dettaglio, quello dei piccoli negozi che ravvivano i nostri centri abitati, dalle città alle periferie, dal mare alla montagna”. Lo sostiene Luca Bartolini, consigliere comunale del Pdl.

A marzo del 2008, cioè oltre tre anni fa, la Regione Emilia-Romagna ha varato la Legge Regionale 5/2008 – afferma l'esponente berlusconiano -, quella sulla promozione e valorizzazione delle botteghe storiche. Si tratta dell'ennesima legge manifesto della giunta Errani: un proclama fatto di sei articoli, ma senza risorse per le imprese. Se la legge fosse stata finanziata come inizialmente promesso, probabilmente oggi la situazione poteva essere migliore per gli operatori commerciali, almeno per coloro che gestiscono attività storiche”.

Invece solo promesse e slogan e nessuna iniziativa concreta per supportare le aziende – dice Bartolini -.  La legge in questione prevedeva che i Comuni istituissero degli appositi albi delle botteghe storiche e un marchio caratteristico per queste attività. Per sapere quanti Comuni hanno risposto a questa indicazione e per avere dettagli sui mancati finanziamenti e sulla diffusione del marchio ho presentato un'interrogazione al presidente Errani”.
 

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