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Bagno di Romagna, strali sui "tunnel" agricoli tra il sindaco Baccini e Spignoli

Nella risposta dell’amministrazione guidata dal sindaco Marco Baccini si legge che "il tema è stato oggetto di approfondimenti in più tavoli di lavoro"

Il tema dei tunnel agricoli è stato oggetto di discussione tra l’amministrazione comunale di Bagno di Romagna ed il gruppo consiliare di minoranza “Insieme per il Futuro – Lorenzo Spignoli Sindaco”, che aveva posto un’interrogazione a mezzo della quale chiedeva di aprire la procedura tesa all’autorizzazione di tali strutture sul territorio comunale. Nella risposta dell’amministrazione guidata dal sindaco Marco Baccini si legge che "il tema è stato oggetto di approfondimenti in più tavoli di lavoro che sono stati avviati sin dal primo mandato sia con le Associazioni di categoria del settore agricolo che con gli agricoltori stessi".

"Pare sorprendente, se non imbarazzante per noi - scrive il primo cittadino - dover far notare che il problema principale è che la tipologia dei “tunnel” non è stata contemplata nello strumento urbanistico Rue approvato con deliberazione del Consiglio comunale numero 31 del 21 aprile 2009, quale decisione rientrante nell’allora amministrazione in carica. Nella sostanza, stante il Rue vigente e la relativa normativa statale in materia edilizia (DPR 380/2001 art. 3 comma 1 lettera e), ne deriva che i “tunnel” sono riconducibili alla definizione di “nuova costruzione” e pertanto condizionati a rilascio del permesso di costruire, con valutazione ai fini statici e antisimici e, qualora in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, anche ad autorizzazione della Soprintendenza".

Al di là di questo aspetto - continua nella sua risposta Baccini - oggi ci troviamo giustamente a gestire questa mancanza e precisa che la tematica è già stata inserita nel progetto avviato di revisione dello strumento urbanistico comunale". Infine - fa notare il sindaco al gruppo di minoranza - per non cadere in equivoci, ci preme sottolineare che apprezziamo la Vostra sensibilità nell’impegnarsi a farvi parte attiva verso l’Amministrazione sui temi che ritenete di interesse, ma ci pare che possa essere maggiormente utile al fine di migliorare gli interessi della nostra Comunità aprire seri confronti e discussioni nelle sedi delle Commissioni consiliari, a meno che il Vostro intervento non sia direttamente ed unicamente focalizzato a mettere in risalto la critica o a giustificare l’impegno da Voi profuso. Diversamente, capirete che la Vostra enfasi, se finalizzata a scopi meramente politici, rischia concretamente di distogliere energie dell’amministrazione ed agli Uffici comunali dal lavoro diretto a favore della Comunità". 

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