rotate-mobile
Politica Bagno di Romagna

Baccini al Governo: "Troppe persone circolano, chiudere tutte le attività non essenziali"

"Ancora troppe persone circolano in luoghi pubblici e privati, le aziende non sospese, che non possono attivare il lavoro agile, concentrano quotidianamente numeri di personale elevato"

Nell’ambito della gestione dell’emergenza del Coronavirus, il Sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini chiede di elevare ancora il livello delle restrizioni, con un provvedimento che disponga la chiusura di tutte le attività non essenziali e il divieto di uscire di casa se strettamente non per le 3 motivazioni già indicate nei precedenti in vigore.

 E’ questa la richiesta che Marco Baccini ha inviato tramite una lettera indirizzata direttamente al Presidente del Consiglio Conte, al Ministro dell’Interno Lamorgese ed al nuovo commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri.

 "Il quadro delle restrizioni e delle condotte ammesse, in termini di sospensione di alcune attività ed di continuazione di altre, così come di condotte vietate e ammesse, infatti, sta generando la non auspicata conseguenza di non “centrare” in modo efficace e immediato l’obiettivo del contenimento del virus. Ancora troppe persone – scrive Baccini – circolano in luoghi pubblici e privati, le aziende non sospese – che non possono attivare il lavoro agile – concentrano quotidianamente numeri di personale elevato, la possibilità dell’attività motoria diventa una “giustificazione” per riversarsi in strada o nei parchi, e d’altra parte le Forze dell’Ordine nella loro intensa attività non riescono a contenere le pratiche vietate".

" Se questo avviene in un Comune di dimensioni medio-piccole, ove ancora il senso di comunità è particolarmente sentito, ho il timore che questa situazione sia ancor più diffusa nei grandi agglomerati urbani e di conseguenza in tutto il territorio nazionale, con la conseguenza di non riuscire, nonostante le misure adottate, a contenere l’espansione del virus.  Non è secondario, inoltre, che una simile situazione non aiuta ad elevare quel senso di consapevolezza e responsabilità che ogni cittadino dovrebbe già aver fatto proprio, con il rischio che le pratiche individuali e collettive scorrette diventino una ragione di pericolo per la salute pubblica".

 "E’ sulla base di queste constatazioni – ecco la richiesta del Sindaco di Bagno di Romagna – che vi sottopongo l’opportunità, o addirittura la necessità, di elevare ancora il livello delle restrizioni, con un provvedimento che disponga la chiusura di tutte le attività non essenziali e il divieto di uscire di casa se strettamente non per le 3 motivazioni già indicate nei precedenti provvedimenti. Comprendo bene l’impatto sull’economia del paese, ma ritengo che in questo momento la tutela delle persone e dei lavoratori sia una questione talmente urgente e prioritaria da dover affrontare anche questo scenario. Peraltro, in questo modo avremmo la ragionevole certezza di uscire quanto prima da una situazione critica, che in prospettiva potrebbe avere effetti positivi anche sull’economia stessa, permettendo ad aziende e lavoratori di ripartire il prima possibile".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Baccini al Governo: "Troppe persone circolano, chiudere tutte le attività non essenziali"

CesenaToday è in caricamento