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Sicurezza, poliziotti contro il sindaco: "Deve fare di più"

Duro attacco del sindacato di polizia nei confronti del sindaco di Cesena, che al ministro dell'Interno ha chiesto con una lettera di riorganizzare i posti di polizia presenti e di spostare personale impegnato all'aeroporto "Ridolfi" di Forlì

Duro attacco del Siulp (Sindacato italiano unitario lavoratori polizia) di Forlì-Cesena, nei confronti del sindaco di Cesena, Paolo Lucchi, che al ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri, ha chiesto con una lettera di riorganizzare i posti di polizia presenti e di spostare personale impegnato all'aeroporto “Ridolfi” di Forlì a pattugliare il territorio. A stretto giro, attraverso Facebook, la replica del sindaco.

IL DISTINGUO - Una iniziativa che, come ricorda  il Siulp, è stata sconfessata dall'assessore alla sicurezza del Comune di Cesena, che si è “dichiarato estraneo all'iniziativa del suo sindaco”. Per il Siulp “ l’assessore ha un ruolo così marginale da non essere nemmeno considerato per una cosi eclatante iniziativa, oppure… che si sia abilmente defilato, essendo egli stesso in servizio proprio nello scalo aereo forlivese”.

COMPETENZE - Il Siulp contesta a Lucchi di aver “dimostrato in questi anni di non avere competenze e conoscenze in materia di sicurezza” e poi fa presente che “raramente ha partecipato ai comitati provinciali per l’Ordine e la sicurezza Pubblica”. Riguardo alla proposta di spostare i poliziotti impegnati al 'Ridolfi', per il Siulp provinciale Lucchi “esprime valutazioni e formula proposte che sono prerogativa dell’autorità di governo e di pubblica sicurezza quale è il Prefetto della Provincia”. In altre parole, “da navigato politico, svia l’attenzione da quelle che sono le Sue responsabilità a livello locale e si attribuisce competenze statali pretendendo di riorganizzare il lavoro di alcuni Uffici di Polizia della provincia”.

USARE LA MUNICIPALE - Il Siulp fa presente che ad oggi a Cesena la Polizia Municipale dispone di circa 80 dipendenti  (Forlì quasi 130), di questi “solo una trentina impiegati in attività operative; chiude alle ore 24,45 e riapre alle ore 07,00”. Eppure “tra Municipale, tutor ed ausiliari si riesce a produrre – sostiene il sindacato di polizia citando dati del 2011 - una mole di oltre 50.000 contravvenzioni al codice della strada, quasi equivalente a quelle dei loro colleghi forlivesi. In pratica, circa 5 milioni di euro che, vista l’incapacità di accordarsi con la Polizia Municipale per implementare quei servizi serali e notturni tanto declamati, perché non destinare parte di questi proventi al finanziamento di pattuglie ogni notte, nei quartieri più colpiti?”.

La Segreteria provinciale del SIULP  ritenendo “assolutamente inopportuna e da lasciare a soggetti competenti, l’iniziativa di scrivere al Ministro dell’Interno per suggerire possibili riorganizzazioni della Polizia di Stato presente in provincia”, chiude la sua accusa facendo notare che “sarebbe stato più dignitoso, rispettoso e doveroso, verso tutti quei cittadini vittime dei reati, lasciare l’incarico ad altri”.

E poi la staffilata fnale: “ Tanto, come si può vedere dal Suo curriculum esposto nel sito, grazie ai numerosi incarichi extracomunali che Lei ha, non rischia la cassa integrazione o il licenziamento come tanti lavoratori”.
 

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