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Legge comunitaria: più possibilità per l’alternanza scuola-lavoro

Questa novità riguarda i settori per i quali tale possibilità è prevista direttamente dal contratto collettivo nazionale di categoria.

L’assemblea legislativa regionale ha approvato la legge comunitaria 2016, lo strumento col quale la Regione Emilia-Romagna partecipa alla formazione e attuazione del diritto europeo. Tra le principali novità, quella introdotta da un emendamento del Partito Democratico che prevede la possibilità per i minori frequentanti qualsiasi tipo di scuola, licei o istituti tecnici e professionali, di essere assunti con contratto di apprendistato di I livello a tempo determinato per lo svolgimento di attività stagionali. Questa novità riguarda i settori per i quali tale possibilità è prevista direttamente dal contratto collettivo nazionale di categoria.

“Con questo strumento normativo ora lasciamo a Giunta e parti sociali il compito di procedere alla regolamentazione del nuovo istituto, possibilmente in tempi brevi in modo da attuarla già dalla stagione estiva - spiega la consigliera regionale Lia Montalti -. Rispondiamo alle sollecitazioni di scuola e imprese, cercando di renderli due poli meno distanti e favorendo i più giovani che durante le vacanze vogliono mettersi in gioco e avvicinarsi al mondo del lavoro”.

“Oggi i giovani che, indipendentemente dal curriculum scolastico e spesso andando oltre gli ambiti del proprio percorso di studi, vogliono cimentarsi in un’esperienza formativa durante le vacanze, si trovano a confrontarsi con il meccanismo dei voucher, o rischiano di rimanere esclusi dal mondo del lavoro. Con il nostro provvedimento vogliamo mettere un freno a queste pratiche, dando una possibilità ai ragazzi che preveda più tutele e garanzie. In un territorio come il nostro, in cui la stagionalità del lavoro, soprattutto nel comparto legato all’industria turistica, è molto diffusa - conclude Montalti - ora gli studenti e le studentesse hanno un’opportunità in più per misurarsi con il mondo del lavoro, migliorando la consapevolezza di sé e del territorio in cui vivono, maturando competenze e responsabilità”.

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