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Elezioni a Cesenatico, Papperini dice basta al consumo del suolo: "Oltre 2 milioni di metri quadri tornerà agricolo"

Alberto Papperini, candidato a sindaco del Movimento 5 Stelle, mantiene la promessa e presenta in anteprima la prima di tre delibere che verranno approvate nei primi cento giorni di legislatura, nel caso venisse eletto

"Due milioni e mezzo di metri quadrati torneranno a destinazione agricola, attraverso la variante al Piano Strutturale Comunale". Alberto Papperini, candidato a sindaco del Movimento 5 Stelle, mantiene la promessa e presenta in anteprima la prima di tre delibere che verranno approvate nei primi cento giorni di legislatura, nel caso venisse eletto. "Stiamo parlando di tre delibere cardinali che indicheranno una nuova e virtuosa strada da percorre, in discontinuità con il passato - esordisce l'esponente pentastellato -: urbanistica (stop al consumo del suolo e riqualificazione dell'esistente); bilancio (riequilibrio di bilancio attraverso il risparmio del 10% della spesa corrente tagliando gli sprechi); organico comunale (revisione della Cesenatico servizi e cambiamento dei carichi di lavoro e ruoli dirigenziali comunali)".

Papperini entra nello specifico della prima delibera, con la quale si ridefiniscono gli ambiti del piano regolatore. "Lo stop al consumo di suolo, l'impulso alla rigenerazione dell'esistente, la salvaguardia del territorio rurale e la promozione dello sviluppo di una agricoltura sostenibile e multifunzionale, costituiscono oggi forti indirizzi che assumono grande rilievo di carattere nazionale e regionale - chiarisce -. Diventa quindi strategico e prioritario per un'Amministrazione Comunale perseguire, quale obbiettivo generale, l'equilibrio tra sviluppo e risorse, mettendo al centro dell'azione amministrativa la rigenerazione urbana quale strumento per incentivare la riqualificazione della città esistente e il governo delle trasformazioni del territorio".

"Le cosiddette zone “rosse” di espansione verranno riportate ad una loro precedente destinazione agricola. Parliamo di “riportare” perchè la precedente amministrazione targata Pd, nel 2010, ha fortemente voluto lo sblocco di numerosi terreni, rendendoli edificabili con l'approvazione del Piano Strutturale Comunale - prosegue -. Il Pd non si è posto nemmeno il problema di trasformare ambiti alluvionali ed archeologici in zone per nuove costruzioni (vedi ambiti adiacente al depuratore). Atteggiamento successivamente riproposto anche nel gennaio 2012, quando il MoVimento 5 Stelle ha presentato in Consiglio la mozione di cambio destinazione per gli ambiti di espansione. Il Consiglio comunale, con i voti contrari trasversali di Pd e Pdl, ha bocciato questa nostra proposta".

"Sotto elezioni i partiti cercano furbescamente di rifarsi una verginità, tentando di sconfessare la loro natura affarista e speculatrice, ma i fatti non lasciano adito ad interpretazioni - conclude Papperini -. A chi dovrà rispondere il candidato Pd una volta eletto? Non basta presentarsi alla cittadinanza con un candidato giovane, se la “ditta” di riferimento rimane la stessa". 

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