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Agenzia Mobilità Romagna, dibattito in commissione regionale. Pompignoli: "Qualità del servizio a rischio"

"Certamente - afferma Pompignoli - il percorso da intraprendere per una mobilità efficiente e sostenibile è ancora molto lungo e comporta maggiori investimenti sia da parte delle aziende di gestione del trasporto pubblico locale che dalla stessa Regione Emilia Romagna"

Si è svolta giovedì pomeriggio la Commissione territorio e ambiente della Regione Emilia Romagna a cui hanno preso parte, sollecitati dal consigliere regionale della Lega Massimiliano Pompignoli, i vertici aziendali di Agenzia Mobilità Romagna (Amr) e Start Romagna per illustrare nel dettaglio le modalità di riparto dei contributi consortili e le forme di accessibilità dei servizi di trasporto pubblico locale da parte delle persone con disabilità.

"Ho chiesto ai vertici di Agenzia Mobilità Romagna di illustrare alla Commissione interpellante le logiche aziendali che hanno determinato l’aumento delle quote consortili nel bacino di Forlì Cesena e, a cascata, i rincari sugli abbonamenti e le tariffe del trasporto pubblico locale - esordisce l'esponente del Carroccio -. Questo perché dopo il ricalcolo dei contributi e l’adozione del criterio calibrato sul kilometraggio, a rimetterci sono stati per forza di cose i piccoli Comuni delle aree montane che pagano lo scotto di una maggiore distanza dai grandi poli scolastici urbani e che, per andare incontro alle difficoltà delle famiglie interessate dagli aumenti, hanno letteralmente messo mano al salvadanaio e attinto dai propri avanzi di bilancio".

"Alla luce di quanto emerso in Commissione i Comuni capoluogo di Forlì e Cesena, visto il peso di voto maggiore all'interno dell’assemblea dei soci nel proprio ambito di riferimento, la fanno da padrone e influiscono in maniera determinante nelle scelte di calcolo dei contributi consortili. E’ chiaro che fanno ben sperare le parole del numero uno dell’Agenzia Mobilità Romagna, Mauro Agostini, sulla possibilità, vista la chiusura in positivo del bilancio 2018, di dirottare una parte del ‘fondo cassa’ di  Agenzia Mobilità Romagna in favore di quei Comuni della provincia di Forlì Cesena e non solo, che più hanno sofferto nel ricalcolo delle quote consortili. Così facendo si riuscirebbe a lenire le sofferenze delle piccole amministrazioni di montagna e, soprattutto, non si andrebbe a gravare sui portafogli dei nostri cittadini che più di ogni altra cosa meritano un servizio di qualità a prezzi sufficientemente accessibili. L’eventualità di questo intervento compensativo, da parte di Agenzia mobilità Romagna, si coniugherebbe con i 550 mila euro stanziati lo scorso luglio dalla Regione Emilia Romagna a titolo di contributo per la qualificazione del tpl e ripartiti tra le varie agenzie locali per la mobilità competenti per ciascun bacino provinciale".

"Certamente - chiosa Pompignoli - il percorso da intraprendere per una mobilità efficiente e sostenibile è ancora molto lungo e comporta maggiori investimenti sia da parte delle aziende di gestione del trasporto pubblico locale che dalla stessa Regione Emilia Romagna". Il consigliere della Lega, infine, si è lasciato andare a un breve commento in risposta alle esternazioni del sindaco Lucchi sulle ricadute, occupazionali e non, determinate dalla creazione di un’unica sede di  Agenzia Mobilità Romagna a Cesena: "Gli interventi del sindaco Lucchi mi lasciano esterrefatto. La sua petulanza è patologica. Nessuno lo aveva chiamato in causa né tantomeno interpellato ma a quanto pare, forse in veste di ex consigliere regionale, non riesce a stare zitto e, visto il tempo a sua disposizione, si sente in dovere di rispondere ad ogni mio comunicato o interrogazione".

"A questo punto gli anticipo che d’ora in avanti, per ottimizzare i tempi, provvederò a inoltrargli tutti i miei atti ispettivi, a prescindere che riguardino il suo Comune in attesa di un suo preziosissimo parere. Sulla questione, in ogni caso, ci tengo ad aggiornarlo. Nel corso della commissione mi è stato garantito dai vertici di Agenzia mobilità Romagna che i presidi operativi di Rimini, Ravenna e Forlì verranno preservati e che Cesena ospiterà unicamente la sede legale dell’azienda - conclude l'esponente della Lega -. Si tratta di una scelta che condivido e che fin da subito ho caldeggiato. Non mi resta infine che suggerire a Lucchi di fare il sindaco e di farlo bene perché Cesena ne ha veramente bisogno. Gli consiglio di mettere da parte la frustrazione e l’arroganza che lo caratterizzano e di lasciare alla Giunta Bonaccini, unica destinataria del mio intervento, l’onere e l’onore di rispondere all'interrogazione. Dubito tuttavia che riuscirà a tenere a freno la lingua e la penna". 

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