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Elezioni, cosa propongono i candidati sindaco per i problemi del centro storico: la loro ricetta

Uno spazio aperto sulle proposte e sui programmi: con lo spazio "I candidati rispondono", CesenaToday dà la possibilità ad ogni candidato di illustrare i propri progetti per la città

Uno spazio aperto sulle proposte e sui programmi: con lo spazio "I candidati rispondono", CesenaToday dà la possibilità ad ogni candidato di illustrare i propri progetti per la città. Una domanda uguale per tutti i candidati sindaci, per capire le loro idee, priorità e le differenze di vedute. Ecco le loro risposte (pubblicate in ordine cronologico di arrivo). Le risposte mancanti non sono pervenute dai candidati.

DOMANDA - Il centro storico ha problemi variegati e necessità di un approccio integrato su più fronti: indichi quali sono le sue priorità, tenuto conto che non si può far tutto. Sosta  e viabilità sono centrali per i problemi del centro o marginali?

Andrea Rossi (centrodestra)

La crisi ormai strutturale del commercio nel centro storico è imputabile soprattutto alle folli politiche sulla sosta varate, negli ultimi anni, dalla giunta Lucchi. Provate a togliere all'Iper Rubicone i cinquemila stalli per la sosta e vedrete che, nel giro di pochi mesi, tutte le attività saranno al collasso. Più o meno questo è accaduto nel cuore di Cesena. Se il nostro centro si svuota la colpa è di una mobilità sbagliata che ha condannato a morte molte attività, ma anche a tante scelte imposte dall'alto che non hanno mai tenuto conto delle legittime richieste dei commercianti. Noi per il rilancio del centro storico abbiamo messo in agenda sei punti.

1) Un progetto integrato di rilancio condiviso da tutti gli attori. Metteremo attorno ad un tavolo tutti i soggetti - a vario titolo - interessati al centro storico e, con un approccio impostato sull'ascolto, assembleremo un progetto il più possibile condiviso.

2) Introduzione della figura del City Manager. Individueremo una figura altamente profilata che, per competenze e know-how, sia in grado di seguire costantemente la realizzazione del piano di rilancio, ponendosi come ricettore di proposte e come connettore tra cittadini, operatori ed ente pubblico.

3) Piano della sosta. Non si può pensare di rilanciare il commercio se, come avvenuto negli ultimi anni, si decide politicamente di isolare il centro storico. E' dunque necessario un funzionale piano della sosta a ridosso del centro storico.

4) Snellimento delle pratiche e dei regolamenti edilizi. Agevoleremo l'insediamento o l'accorpamento di nuove attività in centro, snellendo le procedure burocratiche e rendendo meno complessi i percorsi istituzionali per ottenere permessi e certificazioni.

5) Negozi sfitti. Coinvolgeremo i proprietari degli immobili sfitti e, intercettando le aspettative della domanda e le esigenze dell'offerta, arriveremo ad una sintesi virtuosa che sblocchi molte situazioni con l'obiettivo di provare ad alzare, in una sola legislatura, tutte le serrande del centro. In ogni caso, per evitare processi di degrado e di desertificazione, anche i negozi sfitti - in attesa di riaprire - hanno il dovere di offrire alla collettività, sul piano estetico, una situazione decorosa.

6) Piano eventi. Serve un'accurata pianificazione di iniziative eterogenea che intercetti una clientela più numerosa e socialmente trasversale. Gli eventi devono aumentare nel numero e nella qualità per cercare di rilanciare, soprattutto nei fine settimana, le vie dello shopping.

Luca Capacci (Fondamenta)

Chi amministra ha il compito di costruire non solo la città del presente ma anche quella del futuro: noi vogliamo una città in cui la mobilità sia sempre di più sostenibile per cui non costruiremo nuovi grandi parcheggi ma implementeremo il trasporto pubblico e quello ciclabile, faremo funzionare di più i bus dai parcheggi scambiatori (per esempio, anche la sera, specialmente nei weekend) e razionalizzeremo gli spazi per la sosta sia in centro che nella corona, in modo da aumentare i posti auto (anche per residenti) senza creare nuovi parcheggi. Aumentando il trasporto sostenibile, diminuirà anche la domanda di parcheggi, per un centro sempre più pedonalizzato. Per rivitalizzare il centro, riattiveremo il progetto “Riaccendiamo le vetrine”, estendendolo non solo a giovani artisti e artigiani, ma anche a giovani liberi professionisti (fotografi, designers, ecc).

Al "riaccendiamo le vetrine" assoceremo il progetto "Casa e bottega", con il quale verrà concessa una casa ad affitto agevolato e uno spazio per il proprio lavoro (anche in coworking) a giovani, a persone o a famiglie in difficoltà per mettersi o rimettersi in gioco.  Sosterremo i piccoli negozi di vicinato in tutta la Città, applicando loro le tariffe minime (fino anche all’azzeramento), mettendoli in rete e facendoli partecipare ad altri progetti (per esempio, quello sui bonus degli eco-compattatori della plastica).

Attueremo semplificazioni burocratiche e deroghe chiare e limitate ai regolamenti per l'uso temporaneo di spazi, in modo da rendere più facile l'organizzazione di eventi grandi e piccoli negli spazi pubblici, e la creazione di temporary e pop-up stores (negozi temporanei, che durano da pochi giorni a qualche settimana).

 Coinvolgeremo le numerose scuole e associazioni artistiche del territorio (dal Conservatorio al Corelli, dalle scuole di musica a quelle di teatro e danza) nell'animazione del Centro e degli eventi (ad esempio ogni sabato, in diversi periodi dell’anno, una scuola potrà occuparsi dell’animazione del Centro attraverso 4-5 piccoli flash mob tra le vie principali). Riproporremo la sistemazione di pianoforti (anche permanente) in alcuni spazi pubblici coperti e l'installazione di opere artistiche e/o manufatti che consentano l'interazione da parte delle persone. Redigeremo il Regolamento dei beni comuni col quale, tra l’altro, renderemo aperta la sala studio della Malatestiana fino a mezzanotte dandone la cogestione agli studenti.

Davide Fabbri (Cesena in Comune)

Il centro storico è la parte della città in cui tutti ci riconosciamo. E' importante che sia vivo e frequentato. In centro storico i migliori mezzi di trasporto sono ecologici: i piedi e la bicicletta. Camminare e andare in bici consente di apprezzare fino in fondo l'ambiente urbano, e consente di socializzare. Fra le città della Romagna, Cesena è quella che ha il centro storico più piccolo, facilmente percorribile a piedi e in bici. Proponiamo di poter arrivare in centro anche con mezzi pubblici elettrici. Il piano parcheggi va rivisto e reso più funzionale e moderno.

Da tempo abbiamo lanciato la proposta di realizzare un mercato dei piccoli produttori e del riciclo in Piazza della Libertà. Un progetto importante di rilancio di attrattività per l’intero centro storico, che consiste nella riqualificazione urbana necessaria a sanare lo scempio compiuto, per ricucire uno strappo del tessuto urbano. Su volontà del Pd abbiamo assistito ad una fuga dei cesenati dal centro per privilegiare i propri acquisti nei centri commerciali gestiti in monopolio dalla grande distribuzione organizzata. Desideriamo realizzare una struttura fissa in vetro, legno e ferro, che andrà a coprire una parte della Piazza per ospitare diverse attività, di cui il centro storico ha un grandissimo bisogno.

Lo scopo è quello di far tornare in centro i consumi dirottati verso supermercati, centri commerciali, ipermercati. La struttura ospiterà un mercato permanente di prodotti ortofrutticoli freschi a km 0 posti in vendita da un Consorzio di produttori locali a prezzi convenienti insieme ad altri prodotti DOP romagnoli. Un luogo di consumo consapevole dove i produttori locali possano vendere direttamente ai consumatori, senza intermediazioni, prodotti di filiere trasparenti ottenuti nel rispetto della qualità. Nelle ore pomeridiane la struttura sarà utilizzata per iniziative di aggregazione e socializzazione, culturale e sociale. Pensiamo ad un mercatino del riciclo e dello scambio, particolarmente apprezzabile in tempo di crisi economica, dato che siamo in presenza di tante persone che si stanno avvicinando sempre di più alla soglia della povertà.

Nelle ore serali la struttura diventerà un piacevole luogo per incontri fra cittadini, per rappresentazioni teatrali, spettacoli culturali in genere, mentre nei fine settimana si andranno ad ospitare eventi di vario tipo, tesi a rivitalizzare il centro storico della città. La nostra proposta mira a realizzare un intervento urgente e necessario, che potrebbe essere realizzato a costo zero per il Comune, grazie allo strumento del "progetto di finanza" e all’intervento dei privati che lo gestiranno; che trasformerebbe questo spazio oggi deserto, in un piccolo "Covent Garden" londinese o, forse meglio, in un piccolo "Mercado de la Boqueria" di Barcellona dedicato alle specialità alimentari. Con grandi ritorni anche in termini di flussi turistici.

Vittorio Valletta (Cesena Siamo Noi)

Non è possibile definire marginale la problematica dell’accesso e mobilità ad una qualsiasi area, quindi in particolare il centro storico maggiormente frequentato. Il piano complessivo della mobilità e dell’accesso al centro storico sarà una delle tematiche da sottoporre al confronto pubblico per la sua particolare rilevanza rispetto alle politiche di rilancio della città e delle imprese. A supporto del centro storico sarà potenziata sia la sosta di tipo “veloce” a ridosso degli ingressi al centro, sia di tipo “lenta” per migliorare la fruizione al centro.

Il nostro programma prevede che nel primo anno di mandato incontreremo residenti e titolari di attività in centro storico per modificare l’attuale sistema della ZTL e attuare una efficace pedonalizzazione, con regole orarie per l’ingresso e minimizzando l’attraversamento dei mezzi di trasporto pubblico sui corsi principali e individuando le problematiche di accesso per portatori di disabilita’. Avvieremo un percorso partecipato, insieme a cittadini ed esperti, per un piano sosta efficace, che includa il potenziamento di parcheggi a ridosso del centro storico, come il parcheggio Mattarella lungo la Via Emilia.

Crediamo però che per il rilancio del centro storico occorra creare un’attrattiva per le persone che devono frequentarlo nelle ore diurne infrasettimanali, per questo prevediamo incentivi per l’insediamento di uffici di servizio, professionisti e di servizi a supporto della vocazione culturale e turistica del centro storico, che ha una peculiarità nel suo patrimonio storico. Inoltre, intendiamo ripristinare la possibilità di insediamento delle piccole attività artigianali di servizio.

Sara’ di beneficio per il centro storico uno strumento che avvieremo, in via sperimentale, insieme all’azienda di gestione:  Carta Cesena, un abbonamento speciale annuale a tariffa gratuita o agevolata, che consenta l’utilizzo su tutti i mezzi pubblici per i residenti, unitamente allo sconto per entrare nei musei cittadini e fruire degli eventi culturali in città.

Enzo Lattuca (centrosinistra)

In questi anni l’investimento per la riqualificazione del Centro Storico è stato colossale. Per favorire l’accessibilità del centro storico, bisognerà impegnarsi sulla progettazione di nuovi parcheggi ai margini della ZTL, e quindi a servizio del centro (es. Sacro Cuore) e della Stazione (es. “Mattarella”). La pedonalizzazione del centro storico dovrà inoltre condurre allo studio di soluzioni mirate che compensino la perdita di parcheggi per i residenti.

Claudio Capponcini (M5S)

Tema ormai dibattuto più e più volte perché veramente importante, anche se si rischia di dimenticare i quartieri che hanno gli stessi problemi aggravati dell’abbandono dei servizi ( non c’è più neance l’ufficio postale) e infrastrutturale (strade pessime)

comunque la nostra linea è chiara:

nessun aiuto anche indiretto ai centri commerciali che in questi anni hanno prosperato a Cesena oltre ogni limite, certo per accordi privilegiati con l’amministrazione Lucchi e sono spuntati come funghi in ogni dove ammazzando l’attività commerciale di vicinato e del suo indotto specie in centro storico

non siamo contraddittori come altri candidati che predicano di essere dalla parte dei piccoli commercianti e artigiani del Centro e poi sostengono apertamente il raddoppio del Montefiore che alla fine sarà un mostro di supermercato da 12000mq, degno di Milano (e per fortuna che il progetto ha rallentato).

Non siamo ambigui; non promettiamo sgravi e facilitazioni a pioggia per negozi e attività sulle tasse comunali, anche se fattibili, non prima di aver avuto la possibilità di sbloccare i fondi dei CDDE (38 milioni di euro) che il comune per insipienza organizzativa e procedurale tiene nel limbo del bilancio (che abbiamo contrastato in tutte le maniere in consiglio comunale proponendo soluzioni rapide ma impopolari politicamente, che sono state bocciate con sufficienza dal PD di LUCCHI);

certo gli sgravi e le facilitazioni si dovranno fare per invogliare gli esercenti a restare o tornare in centro, ma cum grano salis, se non si vuole andare al commissariamento del comune; noi applicheremo un metodo di recupero crediti rapido anche invasivo quando serve, per far pagare i “furbetti” che scaricano su di noi le loro tasse e tolgono fondi ai servizi per i cittadini (strade, scuole, anziani, sgravi fiscali ecc...)

non vogliamo nè il city manager (non mi aspettavo che si volesse delegare ad estranei lo sviluppo di idee e progetti per il commercio anche da chi conosce tanto bene la materia); per noi per l’organizzazione del centro storico, ma anche dei quartieri periferici, bisogna coinvolgere gli esercenti in modo libero, aggregati per interesse di settore, anche per l’occupazione del suolo pubblico in modo omogeneo;

né tantomeno il security manager (un altro candidato che delega ad altri) Perché la sicurezza è compito del comune e del sindaco in particolare che ne è il responsabile per legge (65 del 1989) e deve organizzare la PM in modo congruo ai problemi della città, problemi che con Lucchi & Colloredo (tutto va ben, madama la marchesa) si sono aggravati terribilmente (degrado diffuso e spaccio specie stazione e Cubo, reati di predazione in continuo aumento specie in centro e per i negozi, furto con  scasso negli appartamenti ecc....) senza le contromisure già adottate in altri comuni

-noi vogliamo: più pattuglie stazionanti nei punti critici nelle ore di punta e di notte, coordinamento vero con le FFOO, controllo telecamere 24h/24, visto quello che costano, team antidegrado e controllo di vicinato); tutto  questo sarà nostro compito realizzarlo con le forze del comune senza delegati

non parliamo poi dei parcheggi altra chimera per tutti i futuri sindaci di Cesena; tutti vogliono raddoppiare qualcosa (p.za Mattarella o anche Osservanza) senza che nessuno abbia neanche per un momento pensato all’orrore estetico di queste operazioni, senza mai pensare a soluzioni più  a misura di cittadino;

-come lo sviluppo di altri silos sotterranei, e soprattutto il completamento dello schema dei parcheggi scambiatori con la riorganizzazione del TLP su modello a matrice (hub and spose a raggiera verso il centro e circolare concentrico dalla periferia) , che permetterebbe di raggiungere il centro comodamente senza auto e renderlo progressivamente un centro veramente pedonalizzato

in ultimo ma non ultimo ECOSELF; un TIR che gira per il centro alle ore più impensabili con il cassone occupato da “cassonetti” che scarica nei luoghi più disparati intralciando ogni attività in atto in quel momento; non si capisce se non pensando a favoritismo becero e sudditanza medievale a HERA, come si sia potuto arrivare a una soluzione così orrida, che però il candidato sindaco della sinistra appoggia come la migliore possibile (“ma sperimentale”! quindi può anche peggiorare!); è in questo modo che lui vuole favorire il rifiorire del centro storico?

Quindi ECOSELF  ABOLITO; al suo posto cassoni differenziati interrati (tipo Cesenatico) dislocati in più punti del centro non sensibili, cioè non individuabili a prima vista e svuotati di notte (ECOSELF gira continuamente anche sabato e domenica a tutte le ore)

Antonio Barzanti (Casapound)

E’ nel centro storico che l’amministrazione PD, quella del candidato Enzo Lattuca, ha concentrato le sue maggiori attenzioni in questi ultimi 10 anni. I risultati sono sotto agli occhi di tutti, dei grandi disastri. Foro Annonario, il supermercato in piazza del Popolo. Piazza della Libertà, tre anni per fare un pavimentazione con il risultato di desertificare anche quell’angolo centrale di città. Via Battisti, un costoso boulevard nato male perché realizzato con una pavimentazione che dopo qualche mese già si sbriciolava. Poi c’è il Sacro Cuore, una ferita aperta a due passi dal centro. Le pericolose barriere che da 10 anni intralciano pericolosamente il traffico stradale, senza che l’amministrazione si sia ancora degnata di emettere una ordinanza per il loro arretramento, anche se recentemente forse qualcosa si muoverà finalmente in tal senso. Non si sa mai che almeno le esigenze della campagna elettorale non sortiscano qualche buon effetto.

La prossima amministrazione dovrà smettere di privilegiare i grandi centri commerciali, e tornare a fare una politica di tutela e promozione a favore dei piccoli negozi e degli esercenti che continuano a resistere, e a rendere il centro città – ma non solo quello – ancora caratteristico e bello. Serviranno inoltre altri parcheggi, perché andrà anche bene la mobilità sostenibile, ma continueranno comunque ad esserci automobili e automobilisti che non posso rinunciare a questo mezzo. I nuovi parcheggi non dovranno essere realizzati dentro la cinta muraria, ma fuori, nelle immediate vicinanze. Sarà di fondamentale importanza realizzare finalmente il parcheggio del Sacro Cuore, anche a cura dell’amministrazione comunale se non si faranno avanti privati. Poi andranno potenziati, rialzandoli di un piano, i parcheggi già esistenti della Osservanza e della ex-Arrigoni.

Chi ama Cesena non la sfigura. Siamo contrari al Progetto 3 Piazze, che prevede lo snaturamento dello storico Palazzo del Ridotto, con l’installazione di una pensilina in acciaio smaltato, e l’abbruttimento del quattrocentesco Chiostro di San Francesco, apponendovi dozzine di giganteschi parallelepipedi. Il rilancio del centro storico va a pari passo con la sua vivibilità e buona frequentazione, e per far questo non servono bandi o eventi artificiosi utili solamente ad ammucchiare migliaia di persone nelle vie del centro, per un paio di giorni, in un mordi e fuggi compulsivo e consumistico. Servono il buon gusto e le iniziative caratterizzanti che solo i tanti piccoli esercenti e proprietari di locali possono dare, contribuendo con una molteplicità di piccole iniziative, al rilancio delle vie cittadine. Pensiamo solamente alla formula, spontanea, sorta nella zona tra Teatro Verdi e Giardini Pubblici. Quando ci sono locali belli, caratteristici e gradevoli, la gente arriva da sola. E il resto viene da se. Quelle aree diventano vive, e gente porta altra gente. Si crea un indotto utile e benefico.

Inoltre, sarà indispensabile un piano per la promozione turistica di Cesena. Abbiamo due tesori male utilizzati. La Biblioteca Malatestiana antica e la Rocca Malatestiana. Per la prima proponiamo la realizzazione di un percorso pedonale esterno, per la riscoperta della bella parte esterna antica, oggi pressoché invisibile e infrequentabile. Basterebbe aprire un varco in Piazza Bufalini, per congiungere quella zona al Chiostro di S. Francesco. Possibilmente anche un secondo varco, attraverso la corte interna del bel Palazzo Ghini. Se ne ricaverebbe un percorso ricco di fascino e bellezza, ad unire ancora maggiormente le vie del centro alla biblioteca antica. La Rocca è male utilizzata, cosa ci fa il museo della agricoltura in un castello medioevale? Inoltre è difficilmente raggiungibile, per l’asprezza della salita. Chiediamo uno studio di fattibilità per collegare Viale Mazzoni alla Rocca, attraverso una scala mobile sotterranea, utilizzando i rifugi anti aerei della seconda guerra mondiale, preservandone integrità e fascino.

Ci sono poi tanti luoghi da sottrarre al degrado, per fare Cesena più bella e gradevole: Porta Fiume, la cinta muraria, Palazzo Guidi, l’ex Lazzaretto, l’ex Mulino in via Mulini, Palazzo del Diavolo…

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