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Raccolta oli alimentari: cambio di location per alcune colonnine nel cesenate

Cesenatico è stato fra i primi Comuni in cui Hera ha sperimentato questo nuovo progetto: la partenza è avvenuta il 18 settembre del 2013 con 5 colonnine, distribuite in modo omogeneo su tutto il territorio cesenaticense

Cambio di location per le colonnine stradali per la raccolta degli oli alimentari nelle frazioni di Bagnarola, Sala e Villamarina Monte vengono spostate per consentire ai cittadini una migliore fruibilità. Cesenatico è stato fra i primi Comuni in cui Hera ha sperimentato questo nuovo progetto: la partenza è avvenuta il 18 settembre del 2013 con 5 colonnine, distribuite in modo omogeneo su tutto il territorio cesenaticense.

Le posizioni di quelle del centro (Viale Roma 43 vicino alla rotonda) e del quartiere di Madonnina - Santa Teresa (in via Gramsci n. 33) rimangono invariate, mentre quella di Bagnarola è stata trasferita in via Cesenatico 722 (a fianco della piadineria), quella di Sala è stata collocata in via Campone Sala (nella strada a fianco del civico 408) e quella di Villamarina Monte è stata spostata dal civico 175 di via Litorale Marina al civico 223, all'altezza del nuovo polo scolastico. Per conoscere l’elenco aggiornato delle postazioni, visitare il sito: www.ilrifiutologo.it/oliCesenatico.

GAMBETTOLA - Modifica alla collocazione anche a Gambettola: la colonnina er la raccolta degli oli alimentari di Piazza Aldo Moro viene spostata in via Viole di fronte al civico 55, a 50 metri dalla Casa dell’Acqua, per consentire ai cittadini una migliore fruibilità. Per conoscere l’elenco aggiornato delle postazioni, visitare il sito: www.ilrifiutologo.it/oliGambettola.

Una raccolta più capillare, comoda e pulita
La raccolta stradale degli oli alimentari usati è stata attivata grazie a un importante progetto sperimentale di Hera, che prevede la collocazione (in strada e presso luoghi ad elevata frequentazione, centri commerciali e supermercati di quartiere) di appositi ed eleganti contenitori a colonnina, destinati ad accogliere gli oli adoperati in cucina, quelli da frittura o utilizzati per conservare gli alimenti nei vasetti. L’olio può essere conferito nei contenitori all’interno di normali bottiglie o flaconi in plastica, chiusi con il loro tappo: non è quindi necessario versare direttamente l’olio nelle colonnine o nei contenitori, superando il rischio di imbrattare/sporcare l’ambiente circostante. Un servizio, insomma, più pulito.

L’olio vegetale usato, un pericolo per l’ambiente
L’olio vegetale, se versato nelle fognature, può provocare danni al sistema di depurazione e alle reti fognarie, causando un importante aggravio al sentito problema dell’inquinamento ambientale. Inoltre, se finisce nell’ambiente o se viene versato impropriamente nell’acqua o nel suolo, anche un solo litro di olio può contaminare seriamente la falda e le acque superficiali, formando una pellicola che ostacola l’ossigenazione dell’acqua. Queste le ragioni per cui smaltire in maniera corretta l’olio alimentare esausto può garantire la salvaguardia dell’ambiente: recuperare questo rifiuto liquido, proprio per la sua natura, è una sfida importante che richiede impegno e collaborazione di tutti i cittadini e degli enti locali.

1 milione di cittadini saranno serviti dalla nuova raccolta entro il 2014
Complessivamente, saranno 160 le colonnine stradali posizionate nei prossimi mesi sull’intero territorio gestito da Hera: in questo modo si calcola che verranno serviti circa 400.000 cittadini.

Un processo di recupero energetico degli oli raccolti sviluppato con l’Università di Bologna
La fase di valorizzazione e recupero degli oli vegetali raccolti consisterà prevalentemente nella conversione energetica (elettrica e termica) del materiale, previo trattamento in un impianto sperimentale di raffinazione. Il processo di raffinazione, condotto da Ecologia Soluzione Ambiente in collaborazione con la Facoltà di Ingegneria Chimica dell’Università di Bologna, si caratterizza per il fatto di essere altamente innovativo e performante, tale da consentire la successiva valorizzazione energetica del combustibile ottenuto in impianti di cogenerazione oppure di destinare l’olio vegetale alla produzione di Biodiesel, a garanzia del miglior bilancio energetico ed ambientale ad oggi conseguibile Hera, con questo progetto, intende incentivare la raccolta differenziata degli oli alimentari, sensibilizzare i cittadini e al contempo favorire l’innovazione tecnologica nel recupero di materia e rifiuti, con l’obiettivo complessivo di restituire al proprio territorio, sotto forma di energia, quanto rappresenterebbe invece una fonte di inquinamento e di costo di smaltimento.

A regime, nuova energia per i cittadini   
Grazie a questo potenziamento del servizio, si punta a raccogliere, nel breve periodo, almeno 1.000 tonnellate annue di olio alimentare contro le 400 attuali, attraverso le quali è possibile produrre energia elettrica per sostenere i consumi di circa 4.000 abitanti. Una volta a regime, con questa iniziativa, che si svilupperà progressivamente nei prossimi anni, si stima di poter intercettare oltre 3.000 ton/anno di olio alimentare esausto che consentirà sia di evitare il consumo di circa 6.000 ton/anno di petrolio equivalente (TEP), sia l’emissione in atmosfera di circa 18.500 ton/anno di CO2.

Ogni anno sono 5 i kg di oli vegetali procapite restituiti all’ambiente come rifiuti
In base ai dati delle stime di fonte ministeriale e del Conoe (Consorzio Obbligatorio Nazionale di raccolta e trattamento oli e grassi vegetali e animali esausti), sono 280.000 le tonnellate di olio vegetale usato, circa 5 kg procapite (di cui la metà prodotta dai privati cittadini e l’altra metà prodotta dalla ristorazione e dall’industria), che ogni anno restituiamo all’ambiente, specialmente sotto forma di residuo di fritture e inevitabilmente ricco di sostanze inquinanti. Ciò a fronte di 1 miliardo 400mila kg di olio vegetale (direttamente come olio alimentare o perché presente in altri alimenti) immesso al consumo, per un consumo medio procapite di circa 25 kg su base annuale.

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