Viaggio tra i tesori della Malatestiana per conoscere meglio la biblioteca
Riprende con un incontro su un tema dibattuto l’annuale serie di conferenze organizzate dall’Associazione Amici della Malatestiana (170 associati) per conoscere meglio la biblioteca e i suoi tesori. Domenica 12 - nel tradizionale orario mattutino dalle 10,30 alle 12 (grazie alla disponibilità del Comune di Cesena che mette a disposizione gratuitamente la Sala Lignea) - si parla di scaffale aperto. Ossia quella stimolante organizzazione dei libri che consente di dare uno sguardo d’insieme al patrimonio librario e scegliere secondo il proprio interesse senza l’intervento del bibliotecario, ma semplicemente passando il volume scelto sotto il totem elettronico che registra il prestito. Ne parleremo cno Roberto Casalini, ex assessore alla Cultura a cui si deve, negli anni ’70, l’attivazione dello scaffale aperto, e Piero Lucchi, esperto di storia della cultura e, a suo tempo, direttore facente funzione della Malatestiana. Seguirà una conferenza sull’iconografia (con visione di stampe, foto, medaglie, lapidi, monumenti, cartoline custodite in Malatestiana) relativa a Maurizio Bufalini, nella competente esposizione di Giancarlo Cerasoli (26 novembre), e una comunicazione (10 dicembre) da parte di Geraldina Boni sul Decretum Gratini, uno dei manoscritti più preziosi della raccolta Piana. Elegante e ricco di splendide miniature della seconda metà del XIII secolo, il volume fu mutilato da un furto scoperto nel 1983 che riguardò molti altri libri della Piana poi recuperati, vicenda che darà l’occasione a Roberto Casalini di fare il punto su un vizio che oggi appare un po’ meno facile: i furti tra i codici antichi della Malatestiana.
La serie continua (14 gennaio 2018) con una conferenza sulle carte della famiglia ebrea dei Saralvo, oggi custodite in Malatestiana, e ritrovate nell’abitazione della famiglia cesenate scomparsa nei campi di concentramento. Della loro storia ne parleranno Paola Errani e Alberto Gagliardo.
Paola Errani illustrerà (domenica 28 gennaio) anche i manoscritti collocati con la segnatura 164 dell’Aula del Nuti. Ossia opere di autori cesenati tra 1400 e 1800: cronache locali, vite dei personaggi illustri, descrizione di eventi cittadini, fonte preziosa di informazioni per la ricostruzione della vita politica e sociale cesenate. Chiuderà la rassegna (domenica 11 febbraio) Gilberto Biondi con una conferenza sul tema “Dopo l’Infinito: Lucrezio e Virgilio nella Malatestiana”.