Un "Giulio Cesare" contemporaneo arriva al teatro Bonci
Ha aperto il Festival shakeapeariano dell’estate teatrale veronese la versione contemporanea di "Giulio Cesare": è la prima regia in lingua italiana firmata dallo spagnolo Alex Rigola, nome di spicco della scena europea, già direttore della sezione teatro alla Biennale di Venezia. Lo spettacolo è atteso al teatro Bonci di Cesena da giovedì 23 a domenica 26 febbraio per la stagione prosa. Sabato 25 febbraio alle ore 17.30 nel foyer del teatro la compagnia incontrerà il pubblico. Lo spettacolo sarà audiodescritto per non vedenti e ipovedenti nella giornata di domenica.
Nel cast, nel ruolo di Giulio Cesare l’attrice Maria Grazia Mandruzzato, che con le altre donne in ruoli maschili ribalta le regole elisabettiane, sottolineando che oggi la sete di potere non ha sesso; Marc’Antonio è Michele Riondino, artista di talento che si muove tra teatro, cinema d’autore e televisione.
"Giulio Cesare" di William Shakespeare è un testo epico, appassionante, che racconta, in un clima di ininterrotto conflitto, il fascino sinistro del potere e pone una domanda molto attuale: che spazio ha l’etica in politica? Bruto e Cassio, mossi da intenzioni opposte, arrivano a convincersi del fatto che la congiura e l’assassinio siano l’unica via percorribile. Ma dopo il delitto? Che cosa costruiranno una volta messo a segno il loro piano di distruzione? "Usiamo la violenza per scrivere la storia", commenta Rigola. Ma l'assassinio di un dittatore è etico?
Con una messa in scena d’impatto, che si nutre di estetica pop, incursioni video e amplificazione, la regia rimanda continuamente all’attualità mostrando le immagini dei potenti di oggi Putin, kim Jong Un, ma anche Obama e Trump, di fronte alle grandi tragedie contemporanee, dal terrorismo ai naufragi dei migranti.