Lo spettacolo tragicomico "Tra passato e presente"
La Compagnia Teatrale Quinte Mutevoli presenta al Chiosco di San Francesco a Cesena lo spettacolo tragicomico "Tra passato e presente", frammenti teatrali di Anton Cechov tratti da " UN NOME EQUINO - IL TABACCO FA MALE - TRAGICO CONTROVOGLIA - L'ORSO - LA CORISTA - LA SIGNORA COL CAGNOLINO con la regia di Alvaro Evangelisti costumi Gabriella Battistini. Appuntamento sabato 29 giugno alle 21.30.
Il nome di Anton Cechov non è legato a nessuna scuola o movimento e sfugge a qualsiasi etichetta. Nato nel 1860 da origini umili, pur laureatosi in medicina, esercita la professione solo saltuariamente. Già dal 1884, i suoi racconti (Racconti di Melpomene) e le sue opere teatrali (Tragico contro voglia, Il tabacco fa male, Il canto del cigno) gli danno la notorietà. Nel 1890 scrive L’isola di Sachalin, un libro-inchiesta sulle condizioni disumane dei forzati nella colonia penale del luogo, al termine del suo viaggio attraverso la Siberia e terminato nella lontana isola. Diventa grande amico di Tolstoj restandogli legato per tutta la vita. Nel 1900 viene eletto membro onorario dell’Accademia russa delle scienze, per dimettersi però due anni dopo in protesta contro l’espulsione di Gor’kij.
La sua produzione novellistica e teatrale, che si dispiega lungo tutta la sua non lunghissima esistenza, è densa e ininterrotta, nonostante Cechov sia minato dalla tubercolosi. Racconti variopinti, Nel crepuscolo e La steppa (lunga novella elegiaca) lo confermano maestro della narrativa. Il gabbiano, Zio Vanja, Le tre sorelle e Il giardino dei ciliegi lo eleggono drammaturgo eccelso, padre di un teatro morbosamente attento al dettaglio psicologico e alle atmosfere più che alla narrazione in sé. Un teatro che sottintende sempre l’ineluttabile, in cui i personaggi sono soggetti a un’inevitabile forma di estraniazione, destinati alla incomunicabilità: un teatro, dunque, che anticipa i motivi fondamentali della drammaturgia moderna.
Scrittore introverso, Cechov interpreta e denuncia, in uno stile sobrio e semplice, la società del suo tempo, in cui anche la vita intellettuale e letteraria vivono una fase di ristagno. Le sue opere sono modellate sul tragico quotidiano, sulle “minute” pene dell’esistenza umana.
Ingresso: 7 euro.