Longiano, concerto dedicato ad Errico Petrella
Domenica alle 21, al teatro “Errico Petrella” di Longiano, uno storico ritorno: infatti, grazie al pianista Pierino Rossi e agli studenti del Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro sarà rappresentata una corposa selezione dall’opera I promessi sposi, in una serata dedicata al compositore a cui fu dedicato il teatro comunale.
Sulla scena, oltre al M° Pierino Rossi, ci saranno il soprano Hyunme Kim, nel ruolo di Lucia Mondella e il tenore Jangky Jeon nei panni di Renzo Tramaglino, mentre Don Abbondio e Padre Cristoforo saranno interpretati da Gagik Petrosian (baritono/basso) e la parte di Agnese sarà del soprano Jiyon Song. Gli stessi cantanti, nelle arie in cui non sono impegnati nei loro ruoli principali, interpreteranno anche ruoli di personaggi secondari: il Griso (uno dei Bravi di Don Rodrigo) e due Popolani.
Giova ricordare che nel luglio del 1870, proprio I promessi sposi fu l’opera presentata a Longiano nella serata di inaugurazione del Teatro, oltretutto diretta dall’autore in persona: Errico Petrella medesimo, il compositore palermitano che per un breve periodo contese la fama addirittura al coetaneo Giuseppe Verdi. Nella biglietteria dello splendido Teatro Petrella – deliziosa “bomboniera” da 200 posti, dallo stile elegante e dall’acustica perfetta – si può ammirare tutt’oggi la locandina originale della rappresentazione dell’opera. A Longiano, di Petrella rimangono anche gli spartiti originali dell’opera, custoditi oggi nel Museo d’Arte Sacra.
L’opera I promessi sposi, naturalmente, è tratta dal romanzo del Manzoni, ma ne reinterpreta molte scene e situazioni, con un piglio originale. Librettista in questa impresa è una penna ben nota agli amanti dell’opera lirica: Antonio Ghislanzoni (1824-1893), che firmò, fra gli altri, il testo dell’Aida di Giuseppe Verdi (1871).
Errico Petrella (Palermo, 10 dicembre 1813 – Genova, 7 aprile 1877) scrisse venticinque opere: la più celebre fu Jone, composta nel 1858 su libretto di Giovanni Peruzzini, tratto dal romanzo di Edward Bulwer-Lytton, e ambientato durante l'eruzione del Vesuvio a Pompei. Di Jone rimase famosa la Marcia funebre del IV atto, che accompagna Glauco al supplizio, poi interrotto dall'eruzione del vulcano; questa marcia è tuttora eseguita a volte nel repertorio di bande musicali. Relativamente celebri anche l’opera buffa Il Carnevale di Venezia, composta nel 1851, e soprattutto I promessi sposi, del 1869. Malato di diabete, morì in povertà a 64 anni.