Serata in onore di George Michael ad "Across the movies"
Dopo la pausa forzata imposta dalla neve torna nella serata di giovedì 8 marzo la rassegna di cinema e musica Across The Movies al multisala cinema Eliseo di Cesena in viale Carducci 7, e torna con una serata tutta dedicata a George Michael, una delle più grandi pop star di tutti i tempi con una delle voci più belle e profonde della musica pop bianca nonchè songwriter soul di raro talento. La rassegna ideata e realizzata da Monogawa e la fumetteria Panda Comix renderà omaggio alla figura di George Michael con la proiezione del docufilm intitolato Freedom, che non è solo un documentario sull’icona pop ma è anche un film di George Michael, che ne è la voce narrante e l’autore regista con il manager David Austin. Film al quale pare che Michael abbia lavorato fino a tre giorni prima della morte, avvenuta il 25 dicembre del 2016. La morte del cantante l’ha trasformato in un involontario testamento del suo talento e della sua cocciutaggine nell’inseguire la sua idea di libertà.
La serata avrà inizio alle 19:30 con i ragazzi di Uniradio Cesena che animeranno il foyer dell’Eliseo fino alle 21:00 con Across The Radio, l’interessante e piacevole trasmissione radiofonica realizzata e condotta in diretta dal cinema, una preview al resto della serata in sala, attraverso approfondimenti, interviste, canzoni, per discutere la storia dell’artista, dei generi che ha toccato e del contesto musicale che lo ha circondato, il tutto accompagnato da un generoso aperitivo allestito dal Cinecaffè.
Ed è proprio la voce di Michael che si racconta in Freedom, mentre le immagini riportano le lancette indietro agli anni ’80, quando in duo con Andrew Ridgley creò un fenomeno musicale chiamato Wham!. La narrazione oscilla tra il successo e i problemi personali, l’adorazione di milioni di fan e il desiderio di una relazione stabile, l’amore per la musica e l’odio per la promozione dei dischi. George Michael era sexy e aveva carisma. Negli anni Ottanta e Novanta ha fatto innamorare milioni di ragazze con il suo ciuffo biondo, i suoi occhi azzurri, il sorriso accattivante e i giubbotti in pelle. E ne ha fatti ballare altrettanti con la sua musica pop, prima con gli Wham e poi da solista. George Michael aveva un grande talento da autore pop. Talento che ha diretto in più direzioni, confezionando pezzi dance dal groove irresistibile, ma anche ballate che sono passate alla storia. Ma il documentario Freedom ha toni tutt’altro che autocelebrativi, anzi, mette in luce la difficoltà della popstar nel gestire l’enorme popolarità della sua carriera solista iniziata in modo travolgente con l’album Faith del 1987 e interrotta solo con la morte, dopo soli 53 anni e dopo 115 milioni di dischi venduti. Nel film Michael parla del suo coming out, della morte per AIDS del suo primo compagno, del rapporto burrascoso con il padre, dell’arresto a Beverly Hills e della “solitudine del successo”. La maggior parte delle persone pensa a George Michael come all’uomo dietro un sacco di hit milionarie, molte delle quali sono in heavy rotation ancora oggi in molte radio e tv, ma il documentario Freedom fa molto di più, dipingendolo come un guerriero nell’infinita battaglia contro l’industria discografica, un amante della musica soul e un difensore del diritto alla privacy degli artisti. La pellicola vive non solo delle confessioni del cantante e delle splendide immagini di repertorio, alcune delle quali mai viste prima, ma anche di contributi di amici e colleghi come Stevie Wonder, Elton John, Mark Ronson, Mary J. Blige, James Corden, il comico Ricky Gervais, Tony Bennett, l’artista Tracey Emin, Jean-Paul Gautier, le top model del video di “Freedom! ’90” fra cui Naomi Campbell che ricorda d’essere stata fan dei Culture Club e in quanto tale di avere tirato uova agli Wham!
Ad aprire la serata in sala cinema dalle 21:00 saranno sempre le note introduttive di Luigi Bertaccini che anticiperà il film con una sorta di lezione in cui metterà in risalto la carriera di George Michael con aneddoti, letture e notizie sull'outsider del pop inglese, da simbolo luccicante e svagato degli anni Ottanta fino alla carriera solista più intimista e combattiva. L’intervento musicale dal vivo per omaggiare l'artista inglese sarà eseguito da un duo di musicisti d’eccezione composto da Houdini Righini e Federico Mecozzi che si esibiranno in un inedito set per voce e violino che omaggerà e rielaborerà solo per questa occasione le canzoni di George Michael. Cantante curioso, autore onnivoro, attore occasionale, scrittore funambolo e piccolo giornalista carbonaro Righini nasce a Rimini nel 1973. Numerose e trasversali le collaborazioni in oltre quindici anni di lavoro. In Apnea, secondo album solista, arriva a tre anni da Spettri Sospetti, entrambi ottimamente accolti da critica e stampa specializzata nazionale. Ha pubblicato il cofanetto Enciclopedia completa di uno sconosciuto, limitatissima edizione di remixes di tutte le sue canzoni in chiave elettronica e nella primavera 2015 è stato pubblicato il terzo album di inediti, Houdini, uscito per Ribéss Records.
Federico Mecozzi è un polistrumentista poco più che ventenne, il suo strumento principale è il violino tanto da accompagnare da anni il maestro Ludovico Einaudi in tour e nei dischi ed è uno dei più promettenti talenti musicali del nostro territorio. La sua attitudine alla musica leggera, in contrapposizione a quella classica, lo ha fatto sentire a casa quando, accompagnando Einaudi, si è trovato a calcare i palcoscenici dei teatri più prestigiosi del mondo, come la Royal Albert Hall di Londra. La musica che Federico scrive e suona è assimilabile al concetto di post-moderno e lui si spinge oltre, definendosi un “violinista pop”. La serata si concluderà con un AfterMovie Party alla Cantera in Piazza Guidazzi dove dopo la proiezione ci si può incontrare per scambiare opinioni ed assistere alla selezione musicale della dj Trinity che attraverso il suo djset tematico intitolato “Queens of Noise” darà spazio alla sua fantasia musicale.
George Michael: una voce unica, una star universale è il protagonista di Freedom oltre che co-regista e voce narrante a cui ha lavorato fino a pochi giorni prima di morire. Un ritratto profondo e toccante che il film fa dell’artista, ma soprattutto dell’uomo. La narrazione oscilla tra il successo e i problemi personali, l’adorazione di milioni di fan e il desiderio di una relazione stabile, l’amore per la musica e l’odio per la promozione dei dischi. All’interno della pellicola si parla anche delle più importanti canzoni dell’artista, dei duetti, dell’immagine iconica che portò al successo il “personaggio” George Michael.