Savignano dà voce alle donne scegliendo il linguaggio della fotografia
Sono tre diversi linguaggi legati al mondo della fotografia a dare voce al mondo femminile, a Savignano sul Rubicone, in occasione della Giornata internazionale della donna celebrata in tutto il mondo l'8 marzo . Un'iniziativa congiunta tra Assessorato alla cultura, Teatro Moderno e Savignano Immagini, che utilizza la fotografia come mezzo espressivo declinato in più modalità per “raccontare” le donne “ a testimonianza – spiegano l'assessore alla Cultura Maura Pazzaglia e la presidente di Savignano Immagini Isa Perazzini - di quanto la fotografia, a cui Savignano è così legata , ben si presti a varcare i confini con altre discipline, riuscendo ad esprimere le più articolate forme della contemporaneità”.
La prima forma espressiva legata al mondo fotografico è, naturalmente, l'immagine: per questo Comune e Savignano Immagini hanno scelto una grande fotografia di Marco Pesaresi – di cui Savignano detiene l'intero archivio - che ritrae una giovane donna di spalle come immagine rappresentativa del cartellone di iniziative. Ma non solo: la stessa immagine già da qualche giorno è sotto gli occhi dei savignanesi - e lo sarà per l'intero mese di marzo - grazie al maxi banner lungo oltre 3 metri esposto sulla facciata del palazzo comunale. Si tratta di uno scatto che Pesaresi ha immortalato a Madrid, nell'ambito della sua indagine “Underground”, una ricognizione, in dieci diverse città del mondo, sulla vita delle metropolitane. La giovane donna, nel corridoio della metro, guarda un cartellone pubblicitario che invita a "darte una vuelta": un invito a cambiare le cose, un'esortazione a prendere in mano il proprio destino e non rimanere fermi a guardare.
E proprio di fotografia come mezzo per documentare e indagare il mondo parla Monika Bulaj, la fotoreporter polacca che giovedì 2 marzo ha stregato il pubblico del teatro Moderno con il suo performing reportage “Dove gli dei si parlano” realizzato in occasione del Festival della letteratura di Mantova. Una serata di appassionata narrazione al femminile che ha fatto da ouverture proprio al mese che Savignano dedica alle donne, raccontando per voce di una donna gli esseri umani alla ricerca ostinata del sacro anche nei luoghi più infelici della Terra.
Infine, ancora donne e fotografia nella ricerca che la fotografa e documentarista bolognese Patrizia Pulga presenterà giovedì 8 marzo in sala Allende (ore 20.45) insieme a Beatrice Lontani. Il suo libro “Le donne fotografe dalla nascita della fotografia ad oggi: uno sguardo di genere” (Bologna, Pendragon, 2017) è infatti il primo censimento mai realizzato delle autrici “dietro alla macchina”: oltre duemilatrecento profili di fotografe di tutto il mondo, suddivisi per provenienza geografica e inseriti all'interno dei movimenti culturali e delle correnti che hanno percorso la storia degli ultimi due secoli.
Pulga ha infatti raccolto e catalogato, in un testo che è al contempo saggio e dizionario, i percorsi umani e professionali delle donne che stanno “dietro” alle immagini. Accanto a figure riconosciute come Julia Margaret Cameron (1815-1879), maestra del pittorialismo e del ritratto artistico ai primordi della fotografia, si scoprono “madri” ancora precedenti, così come celebri professioniste di tempi più recenti.