Plautus Festival, in scena la plautina "Mostellaria"
Domenica 21 agosto alle 21,30 andrà in scena la commedia "Mostellaria", di Tito Maccio Plauto, all'interno della rassegna Plautus Festival. La regia è di Cristiano Roccamo con gli attori della Masterclass Teatrale.
Nella commedia “Mostellaria“ c’è una battuta, l’unica all’interno delle opere di Plauto, che fa accenno a Sarsina e all’Umbria, regione che nell’antichità era molto più estesa dell’attuale e della quale Sarsina faceva parte.
All’Umbria si riferisce Gerolamo definendo Plauto, “Sarsinate dell’Umbria”, ma ad essa si riferisce anche lo stesso Plauto in un passo della “Mostellaria” dove si trova un gioco di parole tra umbra (“ombra”) e Umbra (“donna dell’Umbria”).
Nel passo in questione (vv. 769-770) “Quid, Sarsinatis ecqua est, si Umbram non habes?”, un personaggio, il vecchio Simone, dice che la sua casa è ben soleggiata, che non c’è mai umbra («ombra»), e l’altro, il servo Tranione, gli replica scherzosamente: «Ah, sì? Non c’è almeno una Sarsinate, se non hai un’Umbra (Umbra)?».
La battuta all’epoca doveva risultare, con ogni probabilità, ancor più spiritosa considerato che «donna di Sarsina» e «donna Umbra» erano la stessa cosa, ma pure che Sarsina era nota agli spettatori come la patria di Plauto, autore della commedia.
L’effetto comico era poi accentuato dal fatto che, come tutto lascia supporre, almeno nella prima rappresentazione, era lo stesso Plauto a recitare la parte del vecchio Simone.