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Il "Processo alla Strega" apre il 54esimo Plautus Festival

Le difficoltà nelle quali si trovano gli operatori dello spettacolo dal vivo sono attestate anche dall’esiguo numero di allestimenti di Tragedie tratte dal repertorio del Teatro Greco, più difficili da “vendere” sui palcoscenici italiani

Sabato 19 Luglio, per la 54° volta, si riaccenderanno le luci sul Plautus Festival. Un cartellone che “sorride in faccia alla crisi” grazie al coraggio dell’Amministrazione Comunale di Sarsina, consapevole di quanto sia importante la Cultura per la crescita umana e civile di una persona, e della Direzione Artistica, accorta e capace. La diminuita offerta di spettacoli di prosa, determinata dalla drastica riduzione dei Festival e delle Rassegne, pur causando un vero e proprio “fermo” nelle produzioni teatrali e un loro orientamento su prodotti più economici e più commerciali, quindi più “facili” da vendere, non ci ha impedito di allestire un Cartellone di indubbio valore e fascino.

Le difficoltà nelle quali si trovano gli operatori dello spettacolo dal vivo sono attestate anche dall’esiguo numero di allestimenti di Tragedie tratte dal repertorio del Teatro Greco, più difficili da “vendere” sui palcoscenici italiani. Anche il cartellone del Plautus Festival registra la ridotta presenza di opere della drammaturgia antica, ma il suo ricco programma ha provveduto a supplire a questa carenza grazie a graditi ritorni e nuove proposte. In particolare, il Direttore Artistico offre quest’anno la messa in scena di un’opera che è la rielaborazione in versi di uno dei più celebri miti femminili dell’antichità, quello su cui Omero incentrò il suo capolavoro, l’Iliade: stiamo parlando di Elena, un monologo dello scrittore greco contemporaneo Jannis Ritsos, che vede protagonista Mariangela D’Abbraccio, per la regia di Francesco Tavassi.

Tappe ulteriori di questo viaggio nel Teatro Antico, sono due commedie del repertorio plautino, Asinaria e Casina, affidate al Laboratorio Teatrale e alla Compagnia “Teatro Europeo Plautino” di Sarsina, realtà che contribuiscono brillantemente alla valorizzazione delle opere del grande maestro sarsinate, e non solo. All’interno della Compagnia spicca poi il nome di Corrado Tedeschi, il cui talento si accompagna a quello di grandi attori coinvolti nel Festival, quali Giorgio Albertazzi, Ornella Muti e Lorenzo Lavia, oltre alla già citata Mariangela D’Abbraccio, e ad altri non meno importanti interpreti. Alle difficoltà di ordine artistico, in questa 54° Edizione si sono aggiunti ostacoli di ordine amministrativo ed economico, ma grazie all’impegno e alla vera passione del suo staff organizzativo, il Plautus Festival può presentarsi alla Stampa ed al suo affezionato pubblico con un cartellone di indubbia qualità e originalità, che non deluderà certamente le attese.

IL CARTELLONE

19 LUGLIO - L’apertura del Festival regala un’interessante Prima Nazionale, con lo spettacolo Processo alla Strega di Silvano Spada, ispirato all’opera “Processo alla strega Matteuccia Di Francesco” di Domenico Mammoli, e affidato alla regia di Enrico Maria Lamanna. Novità di eccellenza per il Festival, la presenza di Ornella Muti, la cui indiscussa bellezza si unisce sul palcoscenico ad una recitazione precisa e dolente, e a una dignità che ne fa la rappresentante di tutte le donne soggette a ingiustizie. Ad essere portati in scena saranno, infatti, il processo e la condanna al rogo della prima donna accusata di stregoneria, attraverso una lettura che fa di quel tremendo 1428, anno in cui si consuma la tragedia, un rimando metaforico attraverso cui realizzare un moderno discorso teatrale, parlando di ieri per segnalare i pericoli ancora insiti nell’oggi.

27 LUGLIO - Domenica 27 Luglio, secondo appuntamento della rassegna, costituisce il ritorno a Sarsina di uno dei più grandi protagonisti del teatro italiano contemporaneo, Giorgio Albertazzi, che, dopo aver interpretato e diretto “Sogno di una notte di mezza estate” nel 2008, torna a cimentarsi in un ruolo shakespeariano con "Il mercante di Venezia" (The Merchant of Venice), per la regia di Giancarlo Marinelli. Basato su una riduzione firmata dallo stesso Albertazzi, lo spettacolo ci offre un’interessante lettura dell’opera originale, facendone un perfetto ibrido che sembra ora scritto da Strindberg e ora da Sartre, e in cui il confine tra bene e male è indistinguibile. È come se i giovani veneziani e il vecchio ebreo, lo Shylock impersonato da Albertazzi, siano cerchi nell’acqua creati dallo stesso sasso, riflessi specchianti dello stesso corpo e della stessa vita, in definitiva portatori di una complessità estremamente moderna e affascinante.

4 AGOSTO - A seguire, troviamo un’altra importante Prima Nazionale, che avrà luogo Lunedì 4 Agosto e sarà il primo omaggio alla drammaturgia plautina con "Casina", allestita dalla Compagnia “Teatro Europeo Plautino” e diretta da Cristiano Roccamo, che può contare quest’anno sulla collaborazione straordinaria di Corrado Tedeschi, un vero affezionato del Plautus. La commedia, ambientata ad Atene e quindi riconducibile al genere teatrale della palliata, ci propone gli esiti grotteschi e spassosi di un intreccio amoroso allo stile di Plauto, e la sua vis comica e accattivante la rende una delle opere più apprezzate dal pubblico, che ha assistito alla sua ultima rappresentazione sarsinate nel 2012.

6 AGOSTO - Mercoledì 6 Agosto sarà la volta di un’affascinante novità del nostro Festival, che dopo un piacevole tuffo nella tradizione, ci presenta un’opera del 1995, "La luna degli attori" (titolo originale Moon over Buffalo), scritta dal drammaturgo americano Ken Ludwig. Commedia portata in scena con grande successo nel 1996 da Anna Proclemer, Giorgio Albertazzi e Alessandra Casella, quest’anno viene riproposta per la regia di Silvio Giordani da Paola Quatrini, Pietro Longhi e Miriam Mesturino, interpreti sulla scena delle disavventure di una compagnia teatrale degli anni ’50. Questo esempio di “metateatro” ci fornisce un’analisi profonda del mondo dello spettacolo, dei suoi vizi e delle sue virtù, giocando con ritmo serrato in un clima di grande divertimento. La vita e le disavventure di questa compagnia di attori, tuttavia, diventano metafora dell’intera società contemporanea, permettendoci il lusso di riflettere sorridendo, secondo la famosa espressione latina “Castigat ridendo mores”.

9 AGOSTO - Il programma prosegue con un nuova sterzata verso il mondo antico, ma solo per quanto riguarda il profilo tematico dell’opera che andiamo a presentare. Sabato 9 agosto va in scena "Elena", monologo drammatico scritto da Jannis Ritsos, considerato uno dei più grandi poeti greci del ventesimo secolo, e dedicato a una delle figure femminili più complesse e carismatiche della mitologia greca, Elena di Troia. Regina di fascino e contraddizione, il suo personaggio è affidato al grande talento di Mariangela D’Abbraccio, che fa il suo gradito ritorno al Plautus Festival dopo 11 anni, quando nel 2003 era stata interprete del “Macbeth” shakespeariano. Insieme al regista Francesco Tavassi, suo compagno nella vita oltre che sulla scena, la D’Abbraccio fa rivivere un’Elena  assolutamente sui generis: nella versione di Ratsos, infatti, la donna è ormai vecchia, prossima alla morte, e sul suo corpo non resta più alcuna traccia della passata bellezza, che resta aggrappata all’ultimo baluardo del ricordo.

12 AGOSTO - Martedì 12 Agosto sarà il turno di uno degli autori più rappresentati del Festival, Carlo Goldoni, che in questa edizione suscita interesse e curiosità particolari poiché la sua commedia rappresenta una vera e propria new entry sul palco plautino. A portare in scena "Il vero amico", opera datata 1750, sarà un cast d’eccezione, formato da Massimo de Francovich, Gianna Giachetti e, altro importante ritorno al Plautus, Lorenzo Lavia, che nel 2001 aveva diretto e interpretato “Il sogno di un uomo ridicolo” di Dostoevskij. Lo spettacolo, la cui regia è affidata allo stesso Lavia, dà vita a un intreccio dinamico e divertente, fatto di equivoci tra i personaggi, i quali vorticano senza sosta intorno al vero perturbatore della vicenda, il denaro. Se in un’antica diatriba Diderot fu accusato di plagio nei confronti di Goldoni per il suo “Fils naturel”, lo stesso Diderot incolpò Goldoni di aver copiato da Molière il personaggio di Arpagone. La derivazione nei confronti dell’ “Avaro” è riconosciuta dallo stesso autore italiano, che anzi fa della sua citazione un omaggio volontario, e questa volontà viene perfettamente rispettata da Lavia, che nella sua rappresentazione ci apre un mondo più nascosto e complesso al di sotto del semplice testo.

16 AGOSTO - Appuntamento con uno spettacolo del tutto particolare all’interno del cartellone 2014, un connubio affascinante tra teatro e danza, che attraverso un duplice linguaggio scenico non potrà che moltiplicare la magia del palco plautino. In "Carmen Medea Cassandra" – Il processo assisteremo allo straordinario talento della ballerina Rossella Brescia unito alla recitazione magistrale di Vanessa Gravina, per dare vita alla celebrazione di tre grandi figure femminili della mitologia antica, Cassandra, Medea e Carmen. Con la regia e coreografia di Luciano Cannito, quest’opera ci mostra tre donne forti e incomprensibili dall’universo maschile, figlie del mito, certo, ma capaci di rinnovarlo in ogni epoca con l’autenticità della passione, la totalità dei sentimenti, la furia devastante con cui li hanno difesi. Forze della natura, difficili da imbrigliare, che finiscono uccise anche dai loro drammaturghi, come se un pensiero (maschile), dopo averle create, non potesse che distruggerle.

19 AGOSTO - A chiusura del Plautus Festival, martedì 19 agosto il secondo omaggio al grande drammaturgo latino, con la messa in scena dell’Asinara, frutto del lavoro del Laboratorio Teatrale di Sarsina. Diretta da Cristiano Roccamo, quest’ultima Prima Nazionale ci offre un altro capolavoro del genio di Plauto, il cui guizzo sagace descrive l’amore contrastato di due giovani, che attraverso comiche traversie e l’intervento determinante di due servi astuti, riusciranno infine ad amarsi, a sorridere e far sorridere il pubblico.

Il Laboratorio è riuscito in questi ultimi anni a conquistare la stima e la curiosità del pubblico del Festival, fino al punto di divenirne uno degli spettacoli con la maggiore affluenza di spettatori. Un segno di grande maturità del pubblico del Plautus, non più soggetto al fascino del grande nome come garanzia assoluta della qualità dello spettacolo. Questo dato testimonia anche la grande fiducia che viene data ai giovani attori, preziosa risorsa per l’intero movimento teatrale italiano, che ne denuncia l’evidente necessità.

FUORI CARTELLONE - Al di fuori del cartellone del Plautus Festival 2014, ma non per questo meno interessanti, il Comune di Sarsina ha creato due ulteriori eventi atti a promuovere l’arte teatrale e regalare al suo pubblico quel piacere irrinunciabile di cui solo il palcoscenico può farsi vettore, e con il quale abbiamo aperto questo Comunicato, a mo’ di suggerimento per chi se n’è tenuto lontano troppo a lungo.

Appuntamento con "Teatro a Pieve", che avrà luogo nella suggestiva Arena posta all’interno del Parco della Resistenza e della Pace di Pieve di Rivoschio – frazione del Comune di Sarsina posta nella valle del Borello. L'undici luglio andrà in scena "Donne al Parlamento" di Aristofane, per la regia di Massimo Boncompagni con gli allievi del corso di recitazione svolto nella scorsa primavera dalla Compagnia Teatro Europeo Plautino di Sarsina. Ingresso offerta libera.

Il 26 luglio, "L'uomo che amava le donne", dall’omonimo film del 1977 diretto da François Truffaut. La regia dello spettacolo è firmata da Luca Cairati e vedrà quale attore protagonista Corrado Tedeschi. Il prezzo del biglietto d’ingresso è di 10 Euro. Il 23 agosto "Aulularia" di Tito Maccio Plauto per la regia di Cristiano Roccamo con gli attori della Compagnia Teatro Europeo Plautino. Il prezzo del biglietto d’ingresso è di 5 Euro. Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 21.

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