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L'arte "con gli occhi dell'anima": mostra dello scultore non vedente Tagliaferri

Sabato 31 gennaio alle ore 16.30, presso la Biblioteca Malatestiana di Cesena inaugura "Anim'Arte, festival dell'arte vista con gli "occhi dell'anima" (31 gennaio - 8 febbraio 2015). L'iniziativa, è prevalentemente incentrata sulla figura di Felice Tagliaferri

Sabato 31 gennaio alle ore 16.30, presso la Biblioteca Malatestiana di Cesena inaugura “Anim’Arte, festival dell’arte vista con gli “occhi dell’anima” (31 gennaio – 8 febbraio 2015). L’iniziativa, è prevalentemente incentrata sulla figura di Felice Tagliaferri, artista bolognese non vedente con una ricca esperienza artistica. L’inaugurazione è prevista per sabato 31 gennaio dalle 16.30 alle 18.30, presso la Biblioteca Malatestiana di Cesena. Saranno presenti, fra gli altri, l’Assessore alla Cultura del Comune di Cesena Christian Castorri, il direttore di CBM Italia Onlus Massimo Maggio (Ong internazionale impegnata nella cura e prevenzione della cecità e disabilità nei paesi in via di sviluppo).
 

La manifestazione, ricca di incontri, percorsi sensoriali, momenti culturali e ludici, è un’iniziativa che prevede un ciclo di appuntamenti volti a riscoprire la bellezza e le abilità insite in ciascuno di noi attraverso un’arte ed esperienze trasversali, accessibili a tutti. La cecità e la disabilità diventano metafora per “guardare oltre” per valorizzare la diversità individuale come ricchezza e patrimonio da condividere.

Come lo stesso Tagliaferri dice “Non esistono i disabili o gli abili, tutti hanno le loro disabilità, tutti possono trovare le proprie abilità”. L’esperienza di Tagliaferri e delle persone che si incontrano nelle varie tappe di Anim’Arte, sono uno straordinario esempio di tante “abilità”, energia, sensibilità e autoironia. Le opere di Tagliaferri, in esposizione fino all’8 febbraio, ripercorrono il suo percorso artistico, riassunto nello slogan “Dare forma ai sogni”. Le sue creazioni sono infatti sculture che nascono nella sua mente e prendono forma attraverso l'uso sapiente delle mani, guidate da incredibili capacità tattili, utilizzando creta, marmo o legno. Sono nate così opere come la fiamma, la nuvola, l’onda marina, realizzate con grande precisione, facendo leva sui ricordi e sull’immaginazione.
 

Tagliaferri è diventato cieco all’età di 14 anni, ma i ricordi non si sono sbiaditi e hanno dato forma alle sue opere, perché come lui stesso afferma “non è facile, ma è possibile scolpire anche se sei cieco. Da un semplice colpo si può capire se ci sono venature e intuire la qualità del prodotto con esso realizzabile”. Un altro degli obiettivi dello scultore è quello i rendere l’arte fruibile universalmente. Perché “se non la fai toccare una scultura ai ciechi, per i quali il tatto è mezzo di conoscenza, escludi una fetta di mondo”.
 

Nel corso dell’evento inaugurale verrà inoltre proiettato il docu-film "Un Albero Indiano" (40’) di Silvio Soldini, di cui Felice Tagliaferri è protagonista: racconta i 20 giorni che lo scultore ha trascorso in India, presso una scuola inclusiva, dove ha tenuto un corso sulla lavorazione della creta a favore di bambini disabili e dei loro insegnanti. Il documentario è stato realizzato da CBM Italia Onlus, ONG internazionale impegnata nella prevenzione e cura della cecità e della disabilità evitabili nei Paesi del sud del mondo.

L'iniziativa è col patrocinio del Comune di Cesena Assessorato alla Cultura, dell’ AUSL Romagna e dell’Ufficio Scolastico Regionale Emilia Romagna,

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