Monika Bulaj porta in scena le sue fotografie ai confini del mondo
Non è ancora tempo di SI Fest, ma Savignano sul Rubicone non smentisce la sua vocazione per la fotografia internazionale e venerdì 2 marzo accoglie una delle più grandi fotoreporter del pianeta: Monika Bulaj. L’appuntamento è in programma alle 21, al Cinema Teatro Moderno. Qui la fotografa e documentarista polacca porterà in scena "Dove gli dei si parlano", performing reportage presentato con successo all’ultimo Festivaletteratura di Mantova.
Premiata più volte per i suoi reportage, Monika Bulaj pubblica da anni sulle testate più prestigiose (tra le altre National Geographic, New York Times, Corriere della Sera, la Repubblica, Internazionale). Dall’11 settembre 2001 ha concentrato le sue ricerche sui confini tra le fedi e ha esplorato le ultime oasi d’incontro tra le religioni: zone franche assediate dai fanatismi armati, luoghi dove divinità diverse parlano la stessa lingua. Con la sua macchina fotografica si è spostata dall’Asia Centrale all’America Latina, dal Medio Oriente all’Africa, consegnandoci immagini fuori dall’ordinario in cui l’umanità emerge in tutta la sua inviolabile sacralità.
Dai suoi viaggi sono nati il libro Where Gods Whisper e lo spettacolo Dove gli dei si parlano, inedito esperimento teatrale in cui si mescolano fotografie, racconti, video e musiche. Conducendoci sulle tracce delle “genti di Dio”, lo spettacolo ci porta a scoprire le feste dionisiache del Maghreb, i pellegrinaggi nel fango degli Urali, il cammino dei nomadi dell’Asia, le pratiche vudù di Haiti, riti misteriosi e suggestivi a base di samba, rap mistico, santeria.
Anche dietro culti molto distanti appaiono segni, gesti, danze, sguardi comuni: esseri umani alla ricerca ostinata del sacro anche nei luoghi più infelici della Terra. “Ad un certo punto sono state le mie immagini a cercarmi” ha scritto Monika Bulaj. “Ora quello che faccio è una cosa semplice, quasi infantile: raccolgo schegge di un grande specchio rotto, miliardi di schegge, frammenti incoerenti, pezzi, atomi, forse mattoni della torre di Babele… Forse solo questo può fare il fotografo: raccogliere tessere di un mosaico che non sarà mai completo, metterle nell’ordine che gli sembra giusto, o forse solo possibile, sognando, quell’immagine intera del mondo che magari da qualche parte c’è, o forse c’era e s’è perduta, come la lingua di Adamo.”
L’ingresso costa 15 € (12 € per under 27 e over 65). La prevendita è disponibile sul sito www.vivaticket.it, ed è attiva anche al Cinema Teatro Moderno il martedì (10-12) e il mercoledì (17-19). Il giorno dello spettacolo la biglietteria apre alle 20; prenotazioni al tel. 389 828.14.48. I diciottenni e gli insegnanti possono usare il bonus cultura 18app e la Carta del docente.