Michele Zizzari presenta le "Favole per un mondo possibile"
Venerdì 25 ottobre 2019, ore 18.00 al Centro Commerciale LungoSavio Michele Zizzari presenta "Favole per un mondo possibile". Insieme all'autore intervengono: Carlo Verona, assessore alla Cultura Comune di Cesena, Leonardo Belli, presidente dell’Ass. Culturale “Te’ ad chi sit é fiol” e Giovanni Barbieri, responsabile Ass. Culturale “Barbablù.
Il libro è rivolto a ragazzi e adolescenti, e attraverso loro agli adulti, per parlare diversamente – raccontando storie fantastiche, con leggerezza e ironia – di temi come l’accoglienza, il rispetto degli altri e delle diversità, di diritto al tempo libero e alla felicità, di amore e di amicizia, di solidarietà, di tutela dell’ambiente e della necessità di ritrovare la forza e il coraggio – anche di andare controcorrente – per riaffermare i valori e le priorità della dimensione umana, della convivenza e della qualità della vita, prima di ogni altra considerazione.
Tre racconti ispirati e divertenti, dove i temi di denuncia e di critica sociale vestono il linguaggio della fiaba correndo paralleli al dipanarsi della trama.
Il libro si interroga, in uno stile agile e diretto a tutti, sulle nostre responsabilità di fronte ai problemi sociali e ambientali, invitandoci a riflettere su temi cruciali quali identità e diversità, inclusione ed esclusione, accoglienza e pregiudizio.
Il primo racconto (ambientato sulla Riviera Adriatica) narra l’avventurosa storia di un amore contrastato tra un peschereccio e una barca a vela d’alta classe, dove fa la comparsa un temibile mostro marino, una creatura quasi melvilliana, che però rivela una sensibilità umana che prepara il lieto fine. Sinergia tra uomo, mito e natura; amore, amicizia, coraggio e altruismo i temi principali. Un racconto che affascina perché evoca (tra leggende, misteri e figure mitologiche) un grande archetipo, il mare, che da Omero a Conrad ha popolato il nostro immaginario come spazio di libertà ma anche di inquietudine.
Nel secondo, il paese di Frettonia diventa la metafora di una società che non sa più fermarsi, che ha perso il ritmo naturale del vivere producendo infelicità. Sarà una strana alleanza tra treni, stazioni ferroviarie e l’universo degli esclusi e dei migranti a dare una risposta all’alienazione imperante, restituendo la gioia a tutti i suoi abitanti.
Il terzo racconto infine è una metafora di genere fantastico, densa di ironia. Il protagonista è un essere proveniente dallo spazio di cui non si sa nulla, e per questo immediatamente percepito come una minaccia, imprigionato e processato “per immigrazione clandestina e attentato alla sicurezza terrestre” in base a pregiudizi dettati dalla non conoscenza e dalla paura, indotta e alimentata dai luoghi comuni contro lo straniero e il diverso.