Dagli anni '80 ad oggi: la cultura musicale giovanile protagonista del libro "Universi sonori"
La Cesena musical – underground orgogliosamente si autocelebra con il volume/progetto “Universi Sonori – La cultura musicale giovanile a Cesena dagli anni ottanta a oggi” a cura de L'Aquilone di Iqbal per i tipi di Stampare srl di Cesena. Il volume, alla cui stesura hanno collaborato Cinzia Valzania, Carlotta Benini, Giulia Rossi con la collaborazione di Stefano Giannessi, Ramona Marchi, Asia Pirini, Marco Pasini su progetto grafico di Jonas Severi verrà presentato sabato 16 febbraio alle 21 al Vidia Club di San Vittore.
Nel corso di una serata, con ingresso ad offerta libera, si esibiranno gratuitamente Le Scorie, Osvaldo e i suoi Barasi, Out of Order, Numa Pompilio, il rapper Slat , il cantautore Davide Bosi, mentre si alterneranno alla consolle i dj di radio Melody e Melody Box Luigi Bertaccini, Marco Turci, Matteo Bosi, Matteo “Cali” Calisesi, Luca D'Altri e del Vidia Club Cece e Aletti. Nell'occasione sarà possibile acquistare il libro a 10 euro, il ricavato andrà a sostenere progetti di solidarietà dell'Associazione L'Aquilone di Iqbal e lo sviluppo futuro di Universi Sonori. Il progetto gode dal sostegno della regione Emilia – Romagna, del Comune di Cesena, del Consorzio Romagna Iniziative e della collaborazione di AdagioAssai. Il volume di oltre cento pagine ricche di dati, foto, illustrazioni e con le scheda di sessantasette band, parte da una ricostruzione storico, culturale e musicale dagli anni '80 dello scorso secolo fino quasi ai giorni nostri. Una scrupolosa ricostruzione dei momenti più importanti di aspetti musicali unici.
"Per qualche ragione che forse si spiega nel grande amore per la musica - dice Giulia Rossi, giornalista e membro dello staff di pubblicazione - la nostra città ha sempre visto fiorire band musicali in una maniera anomala rispetto ad altre città. La cultura musicale dei giovani era ed è molto alta, complessi sono nati e presenti sulla scena per poco o molti anni, ma ciascuno ha dato un contributo per certi aspetti unico”. “Tutto è cominciato con una sala prova nell'ex scuola elementare di Bagnile - dice Cinzia Valzania de L'Aquilone di Iqbal - messa a disposizione dal comune nella seconda metà degli anni ottanta. Qui finalmente le band avevano un luogo dove provare lontano dalle lamentele dei vicini. Si usciva finalmente dalle cantine e dai luoghi nascosti, ma il posto, molto periferico in verità, non servì solo a momenti musicali, bensì permise di incontrarsi, scambiare opinioni, studiare e progettare nuove forme musicali. Divenne una fucina di esperienze che fecero grande la musica underground cesenate”.
“Il lavoro di ricostruzione che è stato fatto - continua Cinzia - è quello di andare a cercare ogni testimone di allora. Non c'è traccia in Internet di questo passato, se non nelle memoria propria di chi ha vissuto quei momenti e nelle fotografia ritrovate nei cassetti e tali da emozionare nel riprenderle. Appunto per questo abbiamo voluto mantenere una veste tipografica che richiami quei tempi”. “Quando si vanno ad aprire dei cassetti sono altri cento che vengono alla luce - dice Libero Cola, un guru della musica underground cesenate - quante cose che si credevano dimenticate ritornano prepotentemente al presente, ricordi confusi si chiariscono e si scoprono vicende, fatti, successi che i testimoni presentano sotto varie sfaccettature. La sala prova di Bagnile era il primo momento che portava poi a compiere tutta la filiera che porterà la band sul palco. Oggi esistono altri metodi che in sostanza erano quelli che facevamo un tempo”.