L'arte dei "Topi da biblioteca" che salva i libri
Domenica 2 settembre, alle 18:00, la Galleria Pescheria di Cesena (Via Pescheria, 23) ospita il vernissage della mostra "Topi da biblioteca".
L'Associazione artéco organizza il momento espositivo dell'omonimo progetto di ricerca del “Colectivo Silver Fish”, che vede la partecipazione di un gruppo di artisti di ambito internazionale: Joana Baygual (Andorra), Rosa Brugat (Girona, Catalogna), Rosó Cusó (Barcelona, Catalogna), Marisa González (Madrid, Spagna), Myriam Lambert (Montréal, Canada), Matilde Obradors (Barcelona, Catalogna), Anton Roca (Cesena, Italia), Merce Rodríguez (Córdoba, Spagna), Aureli Ruiz (Reus, Catalogna).
Il progetto ha avuto origine nella Westminster Art Library di Londra, a partire da un'opera che l'artista Rosa Brugat ha realizzato in questa biblioteca (Firmi, la rata sàvia). In una conversazione mantenuta con la direttrice artistica della biblioteca londinese è emerso il problema relativo al pericolo della futura scomparsa di libri e importanti documenti. Da questa consapevolezza, Brugat rivolge un invito ad altri artisti per collaborare ad un progetto artistico, il cui obiettivo principale è quello di valorizzare e divulgare i tesori che rimangono celati in biblioteche ed archivi.
La proposta è stata quella di recarsi presso biblioteche di rilievo delle proprie città di origine e/o dove gli artisti abitano, in cerca di documenti non ancora digitalizzati, sia per mancanza di risorse o perchè tali documenti sono considerati minori, non di primaria importanza. La reinterpretazione dal punto di vista artistico potrà contribuire ad aumentare la sensibilità per l’attuazione di un piano di digitalizzazione più organico all’interno delle biblioteche.
Ogni artista ha seguito un percorso che, a partire dalla reinterpretazione creativa e personale di alcuni documenti scelti dal fondo bibliografico, è approdato ad un’opera d’arte in cui sono ben evidenti le riflessioni di valore storico ed emotivo. L'obiettivo è quello di rendere noti dei documenti relativi alla cultura dimenticata o sottovalutata e presentare opere artistiche in grado di creare e suggerire una nuova forma di riflessione nel pubblico.
La proposta attualizza elementi del passato rendendoli soggetto di una ricerca artistica contemporanea. La visione ed interpretazione da parte di ciascuno degli artisti è la piattaforma innovativa che, partendo dall'oggetto “ritrovato”, vale a dire, il libro, il manoscritto, il documento letterario o grafico, rivalutato e rielaborato, restituisce al pubblico una riflessione attorno alla Storia e alla Cultura del proprio territorio.
La mostra è visitabile dal 2 al 30 settembre.