"Alla scoperta dei misteri dell’Universo": ne parla la ricercatrice del Cern Francesca Giovacchini
Viene direttamente dal Cern, il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle (qui è stato scoperto il bosone di Higgs), e dunque da Ginevra dove vive e a lavora da una decina di anni, per incontrare la comunità cesenate e i soci dell’Associazione Amici della Malatestiana (che l’ha invitata ospite della rassegna "Andata&Ritorno", conferenze con gli studiosi romagnoli che si sono affermati in Italia e nel mondo). Del resto la giovane fisico nucleare Francesca Giovacchini, originaria di San Piero in Bagno, ben incarna il prototipo dello studioso di grande qualità che ha saputo impiegare con successo i propri studi e le proprie qualità e portare un pezzo della Romagna nel mondo.
Sabato, alle 17, nella Sala Lignea della Malatestiana, parlerà di un tema affascinante che mette l’uomo davanti ad uno dei più grandi misteri: l’Universo e le sue forme di vita. Al Cern, Francesca Giovacchini studia infatti l’Universo e le sue origini cercando le evanescenti tracce dell’antimateria primordiale e della materia oscura attraverso misure di precisione della composizione e del flusso dei raggi cosmici. Ha collaborato anche con la Nasa, dove si trovava in occasione degli alcuni importanti lanci interplanetari, ed è approdata a Ginevra dopo un percorso di studi tutt’altro che usuale, che comprende una laurea in fisica nucleare a Bologna, un dottorato di ricerca a Ginevra, un’esperienza in Spagna e una in Germania.
"Il mio - afferma - è un lavoro estremamente affascinante. Tutto ciò che è spaziale, galattico, stellare ci cattura. Io credo, anzi, che ci sia un legame tra il nostro guardare il cielo, la passione umanistica per gli astri e il moto che li spinge, con il lavoro dello scienziato. La differenza sta nel fatto che il nostro è un approccio quantitativo".