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"Il Presepe Infinito" termina con l’omaggio musicale per Ilario Fioravanti

La mostra si è chiusa in occasione del quinto anniversario della morte di Ilario Fioravanti avvenuta a Savignano nel 2012

Si è conclusa domenica 29 gennaio la mostra dedicata allo scultore cesenate Ilario Fioravanti ‘Il Presepe Infinito’, curata dall’architetto Marisa Zattini della società di servizi culturali Il Vicolo e fortemente voluta dall’Amministrazione Comunale tramite l’Assessorato alla Cultura. Per oltre un mese, la mostra ha coinvolto due luoghi simbolo della città: la Galleria Comunale d’Arte (Palazzo del Ridotto) e la Biblioteca Malatestiana (Sala Piana e Corridoio Lapidario), teatro degli allestimenti delle terrecotte policrome di Fioravanti, in un susseguirsi di esseri umani ed animali che hanno reso onore al Bambinello.

La mostra si è chiusa in occasione del quinto anniversario della morte di Ilario Fioravanti avvenuta a Savignano nel 2012. Per l’occasione al Duomo di Cesena è stato organizzato un grande concerto come conclusione ideale di quel percorso di conoscenza dell’artista cesenate, che ha incontrato l’attenzione, l’afflusso e il gusto del numerosissimo pubblico. A curare il raffinato appuntamento musicale tenutosi al Duomo di Cesena è stato il Maestro Achille Galassi, alla guida dell’Ensamble d’Archi del Conservatorio Frescobaldi di Ferrara.  L’Ensamble, composta da giovani eccellenze di musicisti e guidata dal Maestro concertatore Alessandro Perpich, ha eseguito dall’Estro Armonico di Antonio Vivaldi i 6 concerti dal libro I, op III. La scelta della cattedrale non è stata casuale, proprio in questo luogo sono infatti conservate alcune significative opere di Ilario Fioravanti, come il Portale di bronzo e i mosaici situati nella cripta, dedicati ad illustrare la vita di S. Mauro Vescovo. L’esibizione musicale, avvenuta alla presenza dell’Assessore alla Cultura Christian Castorri, del Vescovo Douglas Regattieri e del folto pubblico, ha sigillato il finissage della mostra, precedendo la messa in memoria dell’artista.

"Mi piace pensare che Ilario Fioravanti avrebbe gradito il programma musicale del concerto - ha detto Achille Galassi motivando la scelta del programma di sala -. Insieme a sua moglie Adele, ho cercato di individuare un programma che potesse rievocare le caratteristiche che contraddistinguevano Ilario: la gioia di vivere, l’amore per la musica, la capacità di coglierne la leggerezza e le emozioni e un’esistenza spesa a seminare doni di bellezza con semplicità generosa, ancora vivi in tanti luoghi e persone. La scelta è così ricaduta sull’Estro Armonico di Vivaldi, una raccolta di brani che alternano tempi impetuosi e rarefatti, scintillanti tonalità maggiori e cupe tonalità minori: una rappresentazione degli affetti della vita umana attraverso la verità e la sintesi della retorica barocca. L’Ensemble d’archi del Conservatorio di Ferrara è un gruppo formato da studenti e docenti, che condividono l’armonia del suonare insieme. I ruoli solistici vengono alternati per poter permettere al pubblico di apprezzare le diverse personalità dei  giovani violinisti, creando una spettacolare successione di sonorità ed interpretazioni musicali".

Marisa Zattini, curatrice della mostra, ha così concluso la presentazione in Cattedrale: "Qui, i valori artistici si incontrano, si sommano e si moltiplicano. All’Estro armonico dell’opera di Antonio Vivaldi si è unita la bravura interpretativa ed esecutiva di questi giovani musicisti. La Cattedrale ora risuona e vibra con noi, riconducendoci mentalmente alla bellezza delle opere del nostro architetto-scultore Ilario Fioravanti. Dovremmo imparare a conservarci sempre più commoventi e commossi per una condivisione autentica dei nostri desideri".

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