Festa della Repubblica dedicata all'eroe Ezio Bevilacqua
Festa della Repubblica dedicata a un savignanese medaglia d'oro al valore militare: per celebrare la ricorrenza di sabato 2 giugno l'Amministrazione comunale di Savignano sul Rubicone ha scelto di organizzare la cerimonia di scoprimento del busto dedicato al tenente Ezio Bevilacqua, nato a Savignano nel 1917 e caduto in battaglia durante la Seconda guerra mondiale.
La nuova opera commemorativa, realizzata dallo scultore Nereo Castellani, è stata collocata in questi giorni nel rinnovato parco di via Bernardini: sabato 2 giugno alle 10.30 verrà rivelata in una cerimonia istituzionale a cui prenderà parte anche la nipote di Bevilacqua, Edda Soldati. Ad intervenire saranno poi il vicesindaco Nicola Dellapasqua, per i saluti istituzionali, e Giovanni Vitali, che traccerà il profilo di “Ezio Bevilacqua, eroe savignanese”. Le conclusioni saranno affidate all'autore stesso, Nereo Castellani, che spiegherà come ha scelto di rappresentare il soggetto.
Nato a Savignano nel 1917, a 21 anni Bevilacqua si arruola entrando nella Regia Accademia Aeronautica di Caserta. Uscito dall'accademia con il grado di sottotenente nell'agosto 1941, in piena seconda guerra mondiale, viene assegnato al quarto Stormo Caccia Terrestre allora schierato in Africa settentrionale italiana a protezione del settore di El Alamein. In battaglia contro una formazione nemica composta da 40 bombardieri, Bevilacqua abbatté due caccia nemici ma il suo aereo venne centrato da una raffica di mitragliatrice che lo colpì ad entrambe la gambe, amputandogliene una e danneggiando irrimediabilmente l'altra. Lanciatosi con il paracadute nei pressi di El Daba fu subito soccorso da una pattuglia di bersaglieri, ma durante il tragitto spirò a causa della grave perdita di sangue. Per onorarne la memoria fu decretata la concessione della Medaglia d'oro al valore militare, massima onorificenza italiana. Sepolto inizialmente nel cimitero militare denominato Quota 35, dopo la fine del conflitto i suoi resti furono recuperati e traslati nel Sacrario militare italiano di El Alamein.