Dalla Russia al Rubicone, Davide Monteleone chiude SiFest26
SIFEST26 chiude con Davide Monteleone un’edizione straordinaria per incontri, contenuti, partecipazione e relazioni che mettono il festival sempre più al centro di una rete proficua per la costruzione di nuovi e contemporanei significati intorno alla fotografia e all’immagine.
Sabato e domenica Davide Monteleone approderà a Savignano sul Rubicone direttamente dalla Russia, dove vive stabilmente, per incontrare il pubblico del festival. Due le occasioni in cui si potrà ascoltare l’artista e giornalista visivo nonché autore della mostra Spasibo (Palazzo Martuzzi, Sala Allende, Corso Vendemini, 18) e curatore della inedita di Marco Pesaresi Il tempo di un viaggio (visitabile alla Galleria Montemaggi Designer, in via Roma 35). Sabato 23 settembre Davide Monteleone condurrà una visita guidata alla sua mostra Spasibo, letteralmente dal russo “grazie”, un lavoro che attraversa l’identità del popolo ceceno dopo anni di violenza e conflitti tra ceceni separatisti e Mosca (ore 18). A seguire presentazione e booksigning del nuovo libro dell’artista The April Theses (EdizioniPostcart, 2017). Domenica 24 settembre, ancora una visita guidata con Davide Monteleone, questa volta alla mostra Il tempo di un viaggio di Marco Pesaresi (ore 16.30).
L’ultimo weekend di SIFEST26 riserva altri appuntamenti da non perdere. Si inizia venerdì 22 settembre con l’apertura straordinaria delle mostre (ore 20-24) in occasione della Notte Bianca sul tema Imagination. L’ottava edizione della notte più lunga di Savignano sul Rubicone scalderà il centro storico cittadino dalle ore 20. In contemporanea con l’apertura delle mostre di SIFEST26, il Centro Storico accoglierà musica, arte, spettacoli e tanta immaginazione. A cura di I-FestEventi, Savignano.
Sabato il festival prosegue con l’apertura di tutte le mostre (ore 15-20) e le visite guidate con Giulia Marchi che condurrà il pubblico alla mostra In viaggio con Lauro Messori.1960-2016 di Mario Cresci (ore 16, Monte di Pietà, Corso Vendemini, 53. A seguire, sempre con Giulia Marchi, visita guidata alla mostra Migrations di Karen Knorr (Galleria Lanfranco Colombo, Corso Vendemini, 62/64).
Domenica ultima giornata di apertura delle mostre (ore 10-20). Oltre alle due visite guidate a cura di Davide Monteleone, alle 15.30 visita guidata alla mostra Conoscenze necessarie di Basso Cannarsa con Basso Cannarsa, Giulia Marchi e Massimiliano di Teodoro (Consorzio di Bonifica, Via Garibaldi, 45).
Al termine del programma di visite, finissage di SIFEST26 con il pubblico, gli amici e tutti gli amanti e appassionati della fotografia (presso Galleria Montemaggi Designer).
DAVIDE MONTELEONE
Davide Monteleone (1974) è artista e giornalista visivo. Lavora su progetti indipendenti a lungo termine attraverso la fotografia, il video e il testo. Si dedica allo studio di problematiche sociali, esplorando la relazione tra il potere e gli individui. Conosciuto per il suo interesse peculiare per i paesi dell’ex blocco sovietico, ha pubblicato libri su questo tema: Dusha, Russian Soul (2007), La Linea Inesistente (2009), Red Thistle (2012) e Spasibo (2013). Suoi progetti sono risultati vincitori di numerosi premi, tra cui diversi World Press Photo, e numerosi riconoscimenti come l’Aftermath Grant, l’European Publishers Award e il Carmignac Photojournalism Award. Suoi lavori dono stati presentati come installazione, mostre e proiezioni in festival e gallerie internazionali, quali il Nobel Peace Center di Oslo, la Saatchi Gallery di Londra, il MEP di Parigi e il Palazzo delle Esposizioni di Roma.
Spasibo, letteralmente dal russo “grazie”, attraversa l’identità del popolo ceceno dopo anni di violenza e conflitti tra ceceni separatisti e Mosca. In Caucaso a partire dal 2001, Monteleone torna a più riprese in Cecenia, più recentemente nel 2013, a dieci anni di distanza dalla fine della Seconda Guerra Cecena, il cui risultato ha condotto alla perdita dell’indipendenza e al governo di Akhamad Kadyrov, leader sostenitore di Mosca e del Cremlino. I ceceni parlano una propria lingua messa al bando, praticano apertamente la religione islamica, proseguono tenacemente le proprie tradizioni e godono di una relativa libertà da Mosca. Eppure la Cecenia è ancora un’enclave della Federazione Russa. In questo contesto, tutto viene controllato dalle autorità in maniera sottile: la violenza fisica che aveva segnato gli anni del conflitto sembrano dissolti, sostituiti da una pressione ora psicologica. Una forma di cambiamento profondo dell’identità di un popolo che affiora nelle nuove generazioni e si installa, mutando stralci di una storia sociale e culturale.
SIFEST26 è promosso dall'Associazione Savignano Immagini in collaborazione con il Comune di Savignano sul Rubicone – Assessorato alla Cultura e Turismo e della Regione Emilia Romagna, Assessorato alla Cultura.
Info e dettagli su programma: https://www.sifest.it/