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A caccia di tesori dell'archeologia sul Garampo: via agli scavi

Presto sul Garampo torneranno al lavoro gli archeologi. Nei giorni scorsi la Giunta comunale ha approvato l’avvio di una nuova campagna di scavo - la settima da quando, nel 2006, sono cominciate le indagini

Presto sul Garampo torneranno al lavoro gli archeologi. Nei giorni scorsi la Giunta comunale ha approvato l’avvio di una nuova campagna di scavo - la settima da quando, nel 2006, è stato avviato il progetto di indagine in questo sito - affidata ancora una volta al Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Ca’ Foscari di Venezia in codirezione con la Soprintendenza Archeologica dell’Emilia – Romagna. La nuova fase di indagini - che sarà finanziata dal Comune per un importo di 20mila euro, mentre l’Università partecipa con alcune migliaia di euro -, si svolgerà per sei settimane nel peridio fra settembre e ottobre.

“In questo modo intendiamo portare avanti la fruttuosa collaborazione – ricordano il Sindaco Paolo Lucchi e l’Assessore ai Lavori Pubblici Maura Miserocchi – che ha permesso di riportare alla luce uno spaccato esemplare della storia cesenate a partire dal III secolo a. C. fino al medioevo, offrendo uno straordinario contributo per lo sviluppo degli studi archeologici e storici della nostra città. Le indagini condotte finora indicano che l’area è un vero scrigno della storia cesenate, e sappiamo che non ha ancora svelato tutti i suoi tesori. In particolare risulta di grande interesse, non solo a livello locale, la finestra aperta sul quartiere medievale, con l’individuazione delle strutture che componevano il tessuto abitativo: la strada, le strutture murarie delle abitazioni, le cisterne di scarico… Come hanno sottolineato più volte gli esperti, lo scavo del Garampo è uno dei pochi esempi di archeologia urbana in cui è possibile osservare un intero quartiere nelle sue relazioni spaziali Ecco perché riteniamo necessario proseguire nelle indagini, contando sulla competenza degli archeologi di Ca’ Foscari e della Soprintendenza. L’obiettivo è di preservare i ritrovamenti e valorizzare questo spazio come luogo di ricerca e di divulgazione, fruibile non solo dagli studiosi, ma anche dai comuni cittadini, che hanno seguito sempre con grande interesse lo svolgimento delle precedenti campagne. In quest’ottica si inserisce il progetto di creare il parco archeologico del Garampo, che siamo intenzionati a portare avanti nonostante le attuali ristrettezze e per il quale abbiamo già cominciato a confrontarci con la dottoressa Monica Miari della Soprintendenza. La prossima campagna servirà anche per cominciare a preparare la strada in questa direzione”.

Così la campagna del prossimo autunno si muoverà su un duplice binario: accanto alla prosecuzione delle esplorazioni archeologiche su una porzione del cosiddetto ‘settore B’, per dare una maggiore completezza alle indagini già svolte, si procederà con la predisposizione al restauro di un’area del ‘settore A’ relativa al quartiere tardo medievale già portato alla luce, e in particolare della strada in mattoni che corre da est a ovest.

E come in passato, non si trascurerà l’aspetto divulgativo, con la previsione di visite didattiche e altri iniziative per consentire ai cesenati di osservare da vicino il lavoro degli archeologi.

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